
MATERA
CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
Date: dal 26 al 31 maggio 2019
Durata: 6 giorni, 5 notti
Con accompagnatrice e guida locale
Scriveva Guido Piovene che “i Sassi hanno l’attrattiva dell’inverosimile”. La Basilicata possiede un patrimonio di natura, arte, storia, letteratura, cibo e vino lontano dalle rotte turistiche più battute. È per questo motivo che Matera è stata nominata Capitale Europea della Cultura 2019.
Un tour comodo, con base a Matera sempre nello stesso hotel, con il giusto spazio: non solo i Sassi “mordi e fuggi”, ma anche il Piano e la Civita medievali e barocchi e i dintorni con il Belvedere di Murgia Timone e l’imperdibile Cripta del Peccato Originale, la “Cappella Sistina della Murgia materana”, visitabile solo su prenotazione. Visiteremo poi la Basilicata in compagnia di guide turistiche del territorio abilitate: il Vulture, terra di vulcani, foreste e castelli, con le Cantine del Notaio; Craco Vecchia ed i Calanchi, paesaggi lunari immortalati da Carlo Levi ed in tanti film; le Piccole Dolomiti Lucane, con le profonde gole e le guglie rocciose dalle forme bizzarre.
ITINERARIO
1° giorno: domenica 26 maggio
VENEZIA – BARI – MATERA
Ritrovo dei partecipanti con l’accompagnatrice all’Aeroporto Marco Polo di Venezia (possibilità di partenza da altri aeroporti su richiesta) in tempo utile per il disbrigo delle pratiche d’imbarco.
Possibilità di usufruire di un servizio transfer A/R da Padova o da Noventa di Piave all’aeroporto di Tessera su richiesta. Costo a persona al raggiungimento dei 6 partecipanti: Euro 30,00 A/R. Da richiedere all’atto dell’iscrizione.
Partenza con volo diretto Volotea delle ore 15.00 ed arrivo a Bari alle 16.25. Transfer in pullman riservato a Matera, con sosta al Belvedere di Murgia Timone, all’interno del Parco della Murgia materana. Da qui si gode un panorama senza confronti sulla gravina e sulla città: davanti agli occhi uno spettacolo di grotte, chiese rupestri e anfratti. È il nostro primo contatto con questa città-presepe e il tramonto è uno dei momenti migliori della giornata per goderne a pieno. Sarà emozionante. Arrivo in Hotel a Matera, consegna delle camere, cena e pernottamento.
2° giorno: lunedì 27 maggio
IL VULTURE
Dopo la prima colazione in Hotel, ci dirigiamo con il nostro pullman nel Vulture, in provincia di Potenza. Il paesaggio è ricco e vario: foreste, colline e valli tra le più fertili della regione. Questa è la terra del vino del vulcano: l‘Aglianico del Vulture. È il più pregiato tra i vini lucani, ha carattere e personalità e sarà un piacere conoscerlo. Al mattino visita guidata di Venosa, che fa parte dei Borghi più belli d’Italia – Castello e Cattedrale ne arricchiscono il centro storico – e in cui nacque il poeta romano Orazio. “Carpe diem, quam minimum credula postero”. Riecheggiano i versi latini nelle strade della città e tra i resti del Parco Archeologico, dove la cosiddetta Chiesa Incompiuta dell’XI secolo si erge silenziosa coi suoi muri misteriosi ed il tetto di stelle. Vicina è l’Abbazia della Trinità, tra i più interessanti e complessi monumenti dell’Italia meridionale. La nostra mattinata sarà piena ed interessante. A seguire le Cantine del Notaio a Rionero in Vulture: visita guidata delle antiche grotte francescane di tufo vulcanico, degustazione vini e light lunch a base di golosità gastronomiche locali. Visitare questa azienda ci rende orgogliosi. Qui c’è una storia da raccontare: la storia di una famiglia, di una tradizione di qualità, di vini che hanno ottenuto premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, raccomandati dalle più importanti guide di settore.
“Avevo, credo, circa sette anni, e ancora me lo ricordo come se fosse ieri. Mi avviai, per curiosare, verso la vigna del nonno. Lo trovai chino, vicino ad un tralcio. Era un uomo burbero e mi ispirava un timore reverenziale ma lì, tra le sue viti, aveva un’espressione serena e insolitamente dolce. Si voltò, mi vide. “Tu, come ti chiami?” mi disse. Ero davvero spaventato. Il nonno è impazzito, pensai, non sa più come mi chiamo! Feci per filarmela, ma lui mi prese per un braccio e mi incalzò ancora “Tu, dimmi, svelto, come ti chiami?” “Gerardo” risposi, con un filo di voce. “Ti chiami Gerardo” disse. “Ti chiami come me. Per questo, le mie vigne ti apparterranno”. Oggi, ripensando a lui, sorrido, riflettendo su come, dopo varie vicende e dopo oltre 30 anni, abbia ritrovato, fiero, le mie radici, raccogliendo quell’eredità di mio nonno e decidendo di farne il centro della mia vita. Comprendo, infatti, che la vera eredità trasmessami è, al di là delle vigne, quel patrimonio di valori, quell’amore per le cose “fatte bene”, quella voglia di fare più che avere. Dedico, perciò, tutto quanto ho fatto e farò alla mia famiglia: a mio nonno che silenziosamente mi ha indicato la strada che per me, oggi, diventa maestra; ai miei genitori e, in particolare, a mio padre, Notaio, che mi hanno insegnato la tenacia nel realizzare i miei progetti ed il valore delle tradizioni; a mia suocera, donna di generosità e forza straordinaria ed a mio suocero, persona speciale, che mi avrebbe certamente incoraggiato con il suo ineguagliabile entusiasmo ed il suo amore per la vita. E mia moglie? Vi dico solo questo: senza di lei, questa avventura non sarebbe mai cominciata.” Gerardo Giuratrabocchetti
Nel pomeriggio visita guidata di Melfi. Racchiusa entro la cinta muraria e dominata dall’imponente mole del castello, è adagiata su una collina. Avvicinandosi si ha l’impressione di accedere ad una vera e propria fortezza militare. Infatti siamo di fronte alla roccaforte di Federico II di Svevia, che da Melfi promulgò nel 1231 le “Costituzioni melfitane”, che per la prima volta riconoscevano alle donne diritti sconosciuti all’epoca. Rientro in Hotel, cena e pernottamento.
3° giorno: martedì 28 maggio
MATERA
Dopo la prima colazione in Hotel, l’intera giornata sarà dedicata alla visita guidata di Matera. Carlo Levi scriveva nel 1952: “Nelle grotte dei Sassi si cela la capitale dei contadini, il cuore nascosto della loro antica civiltà. Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza”. Quindi Sasso Caveoso e Sasso Barisano, ma anche Civita e Piano: una città tutta da scoprire con le sue chiese rupestri, la casa-grotta, la cisterna, le chiese romaniche e barocche, i palazzi signorili e le architetture contemporanee. Un labirinto di vicoli intricati e antichissimi, un groviglio di storia e umanità raccontato da scrittori e immortalato da registi come un vero set a cielo aperto. A metà giornata piccola degustazione di prodotti enogastronomici locali e pranzo libero. Rientro in Hotel, cena e pernottamento
4° giorno: mercoledì 29 maggio
CRACO, I PAESAGGI LUNARI DEI CALANCHI E IL SANTUARIO DI ANGLONA
Dopo la prima colazione in Hotel, raggiungiamo in pullman Craco per la visita guidata. Abbandonata nel 1963 dopo una frana, ci addentriamo in questo borgo fantasma di origine medievale: è un groviglio di case lesionate, cunicoli e scalinate sulla sommità di una rupe rocciosa. Il paesaggio circostante è quello lunare e straziato dei Calanchi, narrati da Carlo Levi in Cristo si è fermato ad Eboli. Il piccolo centro – dal 2010 nella lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund – è visitabile solo se accompagnati da guide autorizzate lungo un percorso messo in sicurezza. Dopo il pranzo in ristorante a Tursi, nel quartiere della Rabatana, visita del Santuario di S. Maria D’Anglona. Questa splendida chiesa è uno dei capolavori di architettura medievale sacra della regione: da ricordare il protiro, gli affreschi dell’interno e lo spettacolare panorama tutt’intorno, che spazia dai Calanchi lunari al mare Ionio. Lungo la strada del ritorno sosta per la visita alle Tavole Palatine, antico tempio dorico del VI. sec. a.C. nell’area archeologica di Metaponto, lungo il corso del fiume Bradano. Rientro in Hotel, cena e pernottamento.
5° giorno: giovedì 30 maggio
PICCOLE DOLOMITI LUCANE, SAPORI DEL PARCO, CRIPTA DEL PECCATO ORIGINALE
Dopo la prima colazione in Hotel, ci inoltriamo nel Parco Regionale di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, cordigliera di arenarie con profonde gole e guglie rocciose dalle forme bizzarre. Sosta a Castelmezzano, presidio normanno tra l’XI e il XIII secolo, che la rivista statunitense Budget Travel ha definito “la migliore località del pianeta tra quelle di cui non si è mai sentito parlare”. Passeggiata guidata a Pietrapertosa, presepio a grandezza naturale che può vantare una roccaforte saracena nella parte alta dell’abitato. Tra i due paesi – che fanno parte dei Borghi più belli d’Italia – uno strapiombo di circa 800 metri, che i più spericolati affrontano imbragati ad una corda con l’adrenalinico volo dell’angelo. Visita ad un’azienda agricola all’interno del Parco Regionale di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane con dimostrazione di caseificazione e light-lunch a base di prodotti aziendali e del territorio. Nel pomeriggio visita alla Cripta del Peccato Originale – nel Parco della Murgia Materana – eccezionale ambiente ipogeo riscoperto nel 1963 e recentemente recuperato. All’interno un vasto ciclo pittorico risalente a fine VIII-inizio IX secolo, è definita la “Cappella Sistina della pittura rupestre parietale”. L’accesso è permesso solo su prenotazione e la visita si effettua con audioguida. Questa è sicuramente una meta da non perdere per conoscere Matera ed i suoi tesori. Rientro in Hotel, cena e pernottamento.
6° giorno: venerdì 31 maggio
TEMPO LIBERO A MATERA, ALTAMURA E RIENTRO
Dopo la prima colazione in Hotel, tempo libero per una passeggiata a Matera. Sarà l’occasione per dare un ultimo saluto alla città, rilassarsi, fare acquisti e – per chi lo desiderasse – visitare il MUSMA, Museo della Scultura contemporanea di Matera aperto nel 2006 (ingresso NON INCLUSO). Negli oltre 1000 mq di sale moderne e altre scavate nel tufo, sono raccolti capolavori di Medardo Rosso, Arturo Martini, Giacomo Manzù, Pablo Piacasso. Pranzo libero e partenza col pullman per Altamura, lungo la strada verso Bari. Visita guidata di questa cittadina poggiata su un alto colle delle Murge e dominata dalla Cattedrale 200esca. Si tratta dell’unica chiesa in Puglia costruita per espresso volere di Federico II e il romanico pugliese che la caratterizza risente profondamente della personalità dell’imperatore. Il portale è tra i più ricchi della regione. La visita guidata ci consentirà di ammirare dall’alto i Matronei (ingresso compreso). Degustazione finale di pane e taralli: è il famoso pane di Altamura DOP. Il poeta latino Orazio lo definì “il miglior pane del mondo” e la procedura di produzione prevede cinque fasi che devono essere rispettate in modo rigoroso. Ha una durata prolungata: fino a una settimana. Portarcene a casa una pagnotta sarà il nostro modo di continuare ad assaporare – e a ricordare – questo viaggio anche dopo il ritorno… Proseguiamo il transfer in pullman per giungere all’Aeroporto di Bari in tempo utile per il disbrigo delle operazioni d’imbarco sul volo Volotea delle ore 21.00 diretto a Venezia. Arrivo previsto ore 22.20. Rientro dei partecipanti alle rispettive destinazioni.