ARCHIVIO VIAGGI REALIZZATI

Iran

L'ANTICA PERSIA

dal 27 aprile al 6 maggio 2018
10 giorni, 8 notti

In pensione completa e con guida locale parlante italiano

Informazioni

Quota base € 2490
Supplemento singola € 600

La quota comprende

  • volo intercontinentale Turkish Airlines Venezia / Shiraz e Tehran / Venezia;

  • tasse aeroportuali (€ 218 al 26/10/2017);

  • sistemazione in camere doppie con servizi privati in alberghi di prima categoria 5* a Tehran, Isfahan, Shiraz, a Yazd 4* (classificazione locale);

  • facchinaggio negli alberghi;

  • trattamento di pensione completa;

  • 1 bottiglietta di acqua minerale al giorno in pullman, tè e caffè in pullman durante i trasferimenti;

  • tutti i trasferimenti, le visite indicate nel programma di viaggio – ingressi inclusi ove previsti – con guida locale parlante italiano;

  • accompagnatore DOIT VIAGGI dall’Italia al raggiungimento di 15 partecipanti;

  • assicurazione medico-bagaglio AXA con copertura fino a € 10.000;

  • guida e borsa da viaggio (una a coppia).

La quota non comprende

  • le mance alla guida e all’autista (40 Euro per persona che verranno raccolte in loco);

  • le spese per l’ottenimento del visto consolare obbligatorio pari a 85 Euro;

  • l’eventuale adeguamento delle tasse aeroportuali;

  • gli extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente riportato alla voce “la quota comprende”;

  • assicurazione contro l’annullamento: € 100.

Condizioni e polizze

Itinerario dettagliato

1° giorno: venerdì 27 aprile
PADOVA – VENEZIA – ISTANBUL – SHIRAZ

Incontro dei signori partecipanti e partenza con pullman riservato per l’aeroporto di Venezia. Disbrigo delle formalità doganali ed imbarco sul volo di linea TK 1872 Turkish Airlines in partenza alle ore 14:15 con arrivo a Istanbul alle ore 17:40. Proseguimento con volo di linea TK 884 Turkish Airlines alle ore 20.45 per Shiraz.

2° giorno: sabato 28 aprile
SHIRAZ

Arrivo a Shiraz alle ore 02.05. Incontro con la guida, trasferimento all’Hotel Zandieh 5*, assegnazione delle camere riservate. In tarda mattinata, dopo la prima colazione in hotel, partenza per la visita della città denominata dei poeti e delle rose, nota per i suoi giardini e per la mitezza del suo clima. Si iniziano le visite con la Madrasa coranica di Khan tipico esemplare dell’architettura del periodo rinascimentale. Si prosegue con la Moschea Rosa (Nasir-al-Molk) costruita in epoca Qajar nel 1876 per ordine di uno dei signori della dinastia Mírzá Hasan Ali Nasir al Molk e terminata nel 1888. Pranzo in ristorante. Visita del giardino Naranjestan, con il suo padiglione principale ricoperto di specchi che un tempo veniva adibito a ricevimenti. Ci si reca poi al bazar dei nomadi e al gran bazar della città caratterizzato da un’architettura ottocentesca ed al caravanserraglio di Moshir. Visita della tomba del poeta Hafez, uno dei più grandi scrittori persiani, con il giardino con due fontane e la pietra tombale su cui è inciso un verso tratto da una delle opere del famoso poeta. Il padiglione ottagonale che lo sovrasta è stato costruito in un secondo momento insieme alle otto colonne di pietra. Concludiamo le visite della città con la spettacolare Moschea degli Specchi: il santuario è immerso in un grande giardino ricco di fontane e continuamente popolato da folle di fedeli (gli interni non sono visitabili). Al termine trasferimento in albergo. Cena e pernottamento.

3° giorno: domenica 29 aprile
SHIRAZ – PERSEPOLIS – NECROPOLIS – SHIRAZ

Prima colazione in Hotel. Partenza per Persepoli, a 53 km da Shiraz , in origine chiamata Takht-e Jamshid, il più affascinante sito archeologico dell´Iran. Dista circa 4 km da quella che era la capitale dell’Impero Persiano, Istakhr. Sicuri della propria supremazia bellica, nell’insediare la città, gli Achemenidi badarono molto più alla cornice naturale che non alla sicurezza e alla difendibilità del luogo. Persepoli fu fondata da Dario I nel 518 AC e diventò presto una tra le città più belle. Dario amava molto la sua creazione e per dotarla di tutta la bellezza possibile a quell’epoca, aveva chiamato in Persia i migliori artigiani di allora per costruire un palazzo che doveva essere la summa dell’architettura e della scultura delle regioni Mesopotamiche. I suoi successori, i re Serse e Artaserse l’allargarono e la provvidero di nuove strutture. Di questo splendore rifulse fino al 331 AC, anno della sua distruzione ad opera delle truppe di Alessandro Magno. Lo storico Plutarco narra che erano tali e tante le ricchezze di Persepoli che Alessandro, per trasportare tutto il bottino di guerra, si servì di oltre cinquecento cammelli e di più di cento asini. Ora lo scavo archeologico è dichiarato dall´UNESCO “Patrimonio Mondiale dell´Umanità”. Persepoli era costituita da una terrazza artificiale fatta a base di pietre unite. La base, le cui misure sono 450x270x15 metri sopporta tutti gli edifici e palazzi che si distribuiscono in quattro piani diversi. Nell´area superiore si trovano i palazzi dei nobili e al livello inferiore ci sono le case dei servi. Un’enorme scala conduce verso la parte superiore dove ci sono resti di un labirinto di colonne, capitelli e rovine di mura che fanno intuire le piante delle residenze più lussuose. Di particolare interesse l’Apadana, la sala di ricevimento di Dario I poteva ospitare più di diecimila persone. Il suo scopo era ospitare le migliaia di vassalli che arrivavano dagli stati adiacenti e che ogni anno portavano i loro presenti al monarca Achemenide, conosciuto come Il Re dei Re, durante l’equinozio di primavera. Si ammirano inoltre la scala monumentale, la Porta di Serse, la Sala delle Cento Colonne, i Palazzi di Serse e di Dario, il Tripilon con i suoi importanti bassorilievi che rappresentano soldati Medi e persiani. La visita prosegue con Naqsh-e Rostam, il luogo dove si trovano le tombe dei re achemenidi purtroppo ormai vuote. La località è celebre per i bassorilievi sassanidi: uno di questi è noto poichè testimonia la sconfitta e la cattura dell’imperatore romano Valeriano ad opera del re sassanide Shapur. Pranzo in ristorante. Rientro a Shiraz e tempo libero al gran bazar. Cena e pernottamento in hotel.

4° giorno: lunedì 30 aprile
SHIRAZ – PASARGADE – ABARKUH – YAZD

Prima colazione in Hotel. Partenza per Yazd e sosta a Pasargade: le rovine di Pasargade si trovano circa 87 chilometri a nordest di Persepoli, nella provincia iraniana di Fars; essa fu la prima capitale dell’Impero achemenide, fondata da Ciro il Grande nel 546 a.C., fino a che il centro di comando del regno non venne spostato a Persepoli. Si visita la tomba del suo leggendario fondatore Ciro il Grande, lo stipite con il rilievo del genio protettore alato, in tunica elamita e corona con simboli egizi, il Palazzo delle udienze e il Palazzo residenziale. Break con caffè, tè, dolci vari, pistacchi, datteri. Dopo la visita si prosegue per Abarkuh: un’oasi nel deserto con un cipresso che risale a 5000 anni fa. Proseguimento del viaggio sulla rotta descritta da Marco Polo fino all’antica Yazd tra i più importanti centri carovanieri medioevali che ha accolto per secoli mercanti e viaggiatori. Trasferimento all’ Hotel Dad 4* e assegnazione delle camere riservate. Cena e pernottamento.

5° giorno: martedì 1 maggio
YAZD

Prima colazione in Hotel. Yazd è una città di primaria importanza come centro dell’architettura persiana. A causa del clima secco ha una delle più ampie reti di qanat nel mondo e i costruttori di qanat di Yazd sono considerati i più abili dell’Iran. Per affrontare le estati torride molti edifici antichi sono dotati di magnifiche torri del vento e di vasti ambienti sotterranei. La città ospita anche importanti esempi di yakhchal, di cui alcuni sono ancora usati come ghiacciaie per conservare il ghiaccio proveniente dalle vicine montagne. La città vecchia di Yazd è uno dei più grandi centri urbani costruito quasi interamente con adobe, un impasto di argilla, sabbia e paglia. Visita delle testimonianze zoroastriana, essendo Yazd l’unica che ancora conta parecchi seguaci della vecchia religione: il Tempio del Fuoco con la fiamma eterna e le Torri del Silenzio. Pranzo in ristorante. Si proseguono le visite: la Moschea del Venerdì, il complesso Amir Chakhmagh che si erge su una bellissima piazza medioevale, gli antichi quartieri (Fahadan) dove visiteremo una tipica casa qagiara, la Cisterna d’acqua con le 4 torri di ventilazione, la Prigione di Alessandro, il Mausoleo dei 12 Imam. Nel tardo pomeriggio rientro in albergo. Cena e pernottamento.

6° giorno: mercoledì 2 maggio
YAZD – NA’IN – ISFAHAN

Prima colazione in Hotel. Partenza per Isfahan con sosta a Na’in per la visita della Moschea del Venerdì. Pranzo in ristorante. Proseguimento del viaggio attraverso gli splendidi scenari del deserto e sosta alle rovine di un caravanserraglio. Arrivo ad Isfahan, la città delle mille e una notte, dove Pasolini girò “Il fiore delle mille e una notte”. L’antica capitale dello scià Abbas, a cavallo tra il XVI e XVII secolo, è la città-sogno dell’Islam, meta nei secoli di intellettuali e viaggiatori. Non si conosce con certezza quando fu fondata per la prima volta, ma si sa che già nel V secolo a.C. era una città importante perché i monarchi l’avevano scelta come residenza estiva. L’attuale aspetto della città è opera del re safavide scià Abbas (1587-1629) che durante il XVI secolo ordinò la costruzione di palazzi, ponti, moschee, giardini e marciapiedi che trasformarono la città già in quell’epoca in una delle più belle d’Oriente. Gli storici raccontano che era la città più prospera e moderna del mondo con quasi un milione di abitanti. Sistemazione all’Hotel Abbasi 5*. Prima di cena, passeggiata nella splendida Piazza dell’Imam. Cena e pernottamento in hotel.

7° giorno: giovedì 3 maggio
ISFAHAN

Prima colazione in Hotel. Iniziamo le visite con la stupenda Piazza Naqsh-e jahàn (Piazza dell’Imam) dove si affacciano le antiche botteghe del gran Bazar e due splendide moschee. La prima è la Masjed-e Imam, la moschea dello Scià eretta nel 1629 durante il periodo Safavide, il cui complesso è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1979, che, con la caduta dello Scià di Persia nel 1979 e l’istituzione della Repubblica islamica dell’Iran, è stata così ribattezzata con riferimento al leader della rivoluzione Ruhollah Khomeyni. Il portale dell’edificio è alto 27 metri ed è affiancato da due minareti di 42 metri, tutte le mura dell’edificio sono decorate con tessere di mosaico di sette colori con un notevole effetto ottico a seconda delle condizioni di luce in modo che ad ogni ora del giorno questo capolavoro dell’arte islamica ci appare con un volto diverso, la porta di accesso è in legno ricoperto da strati di oro e argento decorata con alcuni poemi scritti in caratteri calligrafici nasta’liq. La moschea è dotata di 4 iwān o mihrab, dei quali il più grande è quello che indica la direzione della Mecca. Dietro di esso si apre uno spazio ricoperto dalla più grande cupola della città, alta 52 metri. La seconda è la Masjed-e Sheikh Lotfallah, costruita dallo scià Abbas I nel 1602, un piccolo tempio arredato con una molteplicità di dettagli che lo trasformano in una meraviglia. Questa moschea era conosciuta come “quella delle donne”, perché in origine un cunicolo la collegava col palazzo di Ali Qapu e permetteva alle donne della corte di assistere agli uffici religiosi senza essere osservate. La maggior parte delle piastrelle che arredano l’interno sono rosa, ma hanno tonalità che variano con la luce. Uno degli elementi più attraenti è il pavone disegnato sul suolo che si mostra in tutta la sua bellezza quando la luce del sole non lo illumina direttamente. Un capolavoro dell’architettura e dell’ arte decorativa persiano islamica è il Palazzo Ali Qapu: la regia è di 6 piani ed ogni piano di questa ha le sue decorazioni specifiche ed aveva una funzione particolare. Il primo piano era il quartier generale dei guardiani, al secondo piano c’erano le cucine, al terzo piano la sala ricevimenti ed alla fine al sesto piano il salone per i concerti musicali con i particolari soffitti traforati intagliati con le forme degli strumenti musicali. Sul tetto della regia infine, era possibile ammirare l’intera piazza e lo Scià si sedeva lì in occasioni particolari come le feste e le parate militari che si tenevano nella piazza. Pranzo in ristorante. A seguire, visiteremo il Palazzo Chehel Sotun con le sue colonne che si specchiano nella piscina antistante l’entrata e i suoi affreschi e la Cattedrale Armena di San Salvatore, con i suoi splendidi affreschi. Visita dei ponti rinascimentali sul fiume Zayandè: il più importante Si-o-se Pol, che significa “Ponte dei 33 archi”, detto anche “ponte Allahverdi-Khan”, il Pol-e Khaju un po’ più stretto ma ancor più bello del precedente, costruito dallo scià Abbas, lo Shahrestandel, del XII secolo circa quindi il più antico dei ponti, in pietra e mattoni. Cena e pernottamento.

8° giorno: venerdì 4 maggio
ISFAHAN – NATANZ – KASHAN – TEHRAN

Prima colazione in Hotel. Visita della Moschea del Venerdì, da molti considerata il più alto livello dell’arte islamica in Persia. Si tratta dell’edificio più antico e prestigioso della città, risalente addirittura all’VIII sec., e fondato, forse, sul sito di un Tempio del Fuoco. La moschea attuale fu costruita nel 1121 e continuamente allargata e abbellita fino al 1700, la moschea rappresenta un vero e proprio museo di architettura islamica, e i suoi innumerevoli ambienti mostrano testimonianze di stili compresi fra l’XI e il XVIII secolo. Quindi partenza per Tehran via Natanz e Kashan. Anche a Natanz si visita un santuario moschea del periodo selgiuchide, Abd as-Samad. A Khashan, cittadina che ospita alcune tra le più belle case tradizionali del Paese, oltre a giardini e splendidi edifici dell’architettura islamica, si visita una villa bioclimatica, cioè una casa padronale dell’800 con uno dei più famosi giardini dell’Iran, Bagh-e Fin, progettato dallo Shah Abbas I come una classica visione persiana del paradiso. Pranzo in ristorante. Proseguimento per Tehran, sistemazione all’ Hotel Espinas 5* e assegnazione delle camere riservate. Cena e pernottamento.

9° giorno: sabato 5 maggio
TEHRAN

Prima colazione in Hotel. Partenza per la visita della città con l’incantevole Iranbastan, celebre museo archeologico dove sono custoditi preziosi reperti dal IV millennio a. C. fino al periodo islamico delle antiche civiltà che hanno abitato la regione. Qui si possono ammirare ad esempio una collezione di bronzi del Luristan, o il bassorilievo della sala delle udienze del tesoro di Dario I risalente al VI secolo a.C., o l’uomo di sale, la salma di un minatore che visse probabilmente tra il III e il IV secolo e perfettamente conservata proprio grazie al sale. Pranzo in ristorante. Dopo il pranzo ci si reca al Museo dei Gioielli che raccoglie dipinti e preziosi con cui si adornavano i monarchi safavidi raccolti in giro per le terre d’Europa e Asia per abbellire le proprie corti nella capitale Isfahān: di particolare pregio il trono del Pavone tempestato per volere dello shah Fath Ali di ben 26.733 gemme preziose nel 1798 (il trono, chiamato originariamente “del sole”, prende il nome dalla donna amata dallo shah e conosciuta da tutti come la Signora Pavone), la Corona Kiani, realizzata per lo stesso Fath Ali, il Globo di gioielli composto da più di cinquantamila pietre preziose in smeraldi, rubini e diamanti, del peso totale di 34 kg, e “il mare di luce”(Daryā-yé Nūr), diamante rosa del peso di 182 carati, forse il diamante grezzo più grande al mondo, estratto nelle miniere di Golconda e portato in Persia da Nadir scià (1688–1747) al ritorno dalla sua vittoriosa campagna in India (1739). Proseguimento delle visite con il Palazzo Golestan (“Palazzo dei fiori”). Si tratta in realtà di un complesso di edifici all’interno di un recinto fortificato e circondato di canali. Il complesso è situato là dove sorgeva l’antica cittadella di Arg eretta al tempo dello Scià Abbas il grande (1588-1629). I palazzi del complesso sono magnificamente decorati come e forse più delle maggiori regge europee. Spiccano in particolare il “Takht-e Marmar”, ovvero la sala del trono di marmo e il “Talar-e Aineh” o sala degli specchi, dove molti Scià vennero incoronati. La visita della città si conclude con la panoramica di Piazza Azadi, ovvero la Piazza dell’ Indipendenza, con il celebre monumento alto 45 metri, fatto erigere nel 1971, dallo Scià Reza Pahlavi in occasione della celebrazione dei 2500 anni della nascita dell’Impero Persiano. Rientro in albergo. Cena e pernottamento.

10° giorno: domenica 6 maggio
TEHRAN – ISTANBUL – VENEZIA – PADOVA

Prima colazione in Hotel. Trasferimento all’Aeroporto di Tehran in tempo utile per il volo di linea TK 879 Turkish Airlines in partenza alle ore 07:25 con arrivo a Istanbul alle ore 09:20. Proseguimento con volo di linea TK 1871 Turkish Airlines alle ore 11:50 con arrivo a Venezia alle ore 13:15. Rientro a Padova con pullman riservato.

27 Aprile 2018|

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