ARCHIVIO VIAGGI REALIZZATI

Giappone, Hokkaidō

ARCHIVIO

GIAPPONE HOKKAIDO

PER LA FIORITURA DEI CILIEGI

Date: dal 3 al 20 maggio 2018
Durata: 18 giorni, 16 notti

Con accompagnatore dall’Italia e guida locale parlante italiano

Il Giappone è un arcipelago composto da 4 isole più grandi e quasi 7000 isole e isolotti e comporta tempi diversi di fioritura, a causa delle differenze climatiche e di latitudine. Per primi, nella seconda metà di marzo, fioriscono i ciliegi dell’Isola di Kyushu, a sud. A seguire, sono protagoniste le grandi città del Giappone centrale, come Tokyo, Osaka e Kyoto e, per finire, regalano meraviglie i ciliegi di Hokkaido, isola del Nord, dove la città di Sapporo è senza dubbio uno dei punti privilegiati di osservazione, perché offre uno spettacolo che è in assoluto tra i migliori. Il termine “Hokkaidō” letteralmente significa “via per il mare settentrionale”, ma originariamente veniva chiamata Ezo (o Yezo) ed era abitata principalmente dagli indigeni Ainu.

Chi ha già visitato il Giappone e ne è rimasto in qualche modo affascinato, avrà probabilmente il desiderio di scoprire Hokkaidō, la più settentrionale delle quattro isole principali dell’arcipelago e la meno sviluppata, caratterizzata da una natura selvaggia (ospita più di 60 vulcani che rappresentano oltre il 10% dei vulcani di tutto il mondo). E chi non ha ancora visitato il Giappone potrà sempre iniziare con uno dei nostri tour più belli fra tutti quelli che abbiamo organizzato.

  • Vedremo la fioritura dei ciliegi in alcuni dei punti migliori di Hokkaidō: alla Fortezza Goryokaku di Hakodate, presso il castello di Matsumae, sulla strada Shizunai Nijukken, nel Parco Maruyama e al Santuario a Sapporo.
  • Trascorreremo una notte in un ryokan.
  • Ceneremo in compagnia di una geisha.
  • Parteciperemo al Festival Aoi Matsuri, uno dei tre più famosi di Kyoto.
  • Visiteremo due dei cinque castelli originali inseriti fra i tesori nazionali: il Castello di Hikone e il Castello di Inuyama.
  • Viaggeremo con il treno proiettile Shinkansen.
  • Ammireremo il Monte Fuji con il manto rosa degli shibazakura dal Lago Motosu.
  • Assisteremo al torneo di Sumo di Tokyo.

In compagnia di una delle migliori guide parlanti italiano in Giappone.

1° giorno: giovedì 3 maggio
ITALIA – FRANCOFORTE

Ritrovo dei partecipanti e partenza con pullman G. T. per l’aeroporto di Venezia (su richiesta possibilità di partenza/ritorno anche da altri aeroporti) in tempo utile per il volo di linea Lufthansa LH 329 in partenza alle ore 18:15. Arrivo a Francoforte alle ore 19:40. Partenza con il volo di linea Ana NH 224 alle ore 20:45. Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno: venerdì 4 maggio
TOKYO – HAKODATE – HOKUTO 

Arrivo a Tokyo Haneda alle ore 14:55. Partenza con il volo di linea Ana NH 557 alle ore 17:30 e arrivo ad Hakodate alle ore 18:50. Incontro con la guida parlante italiano e trasferimento a Hokuto all’Hotel La’gent Plaza Hakodate Hokuto 3*.

3° giorno: sabato 5 maggio
HOKUTO – HAKODATE – HOKUTO 

Colazione in hotel. Intera giornata di escursione in pullman riservato ad Hakodate, la terza città più grande di Hokkaidō, situata sulla punta meridionale dell’isola e dominata dall’omonimo monte. E’ famosa per i suoi deliziosi frutti di mare freschi. Inizieremo le visite dal mercato del mattino con i suoi acquirenti e visitatori che si aggirano fra le 360 bancarelle e botteghe che offrono pesce e verdura fresca. I prodotti in vendita includono diversi tipi di frutti di mare freschi come i granchi (kani), le uova di salmone (ikura) e il riccio di mare (uni), nonché prodotti freschi come i meloni. I ristoranti offrono colazioni fresche di frutti di mare, gli uni-ikura domburi. La seconda sosta è ai Magazzini in mattoni rossi Kanemori. Il Porto di Hakodate è stato tra i primi porti giapponesi ad essere aperti al commercio internazionale verso la fine del periodo Edo (1600-1867). Diversi magazzini di mattoni rossi sopravvivono lungo il lungomare nella baia di Hakodate e sono stati recentemente trasformati in negozi, ristoranti e complessi dedicati all’intrattenimento. Passeggeremo nell’ex quartiere residenziale di Motomachi dove si trasferirono molti commercianti provenienti da Russia, Cina e Paesi occidentali esercitando una notevole influenza nello stile architettonico riscontrabile in molti edifici che ancora oggi lo rendono un distretto favorito tra i nuovi residenti stranieri. Tra i più famosi ci sono la Chiesa Ortodossa Russa, il vecchio Consolato Britannico, la Sala Commemorativa Cinese, l’edificio in cui si trovavano gli uffici del prefetto e l’antica Sala Pubblica di Hakodate.

Pranzo libero. Ci recheremo quindi alla Fortezza Goryokaku, una massiccia cittadella a forma di stella, costruita negli ultimi anni del periodo Edo per la difesa di Hakodate contro la minaccia imperialista attuata dalle potenze occidentali. Divenne pochi anni dopo il luogo di una guerra civile tra un esercito dello shogunato e le truppe del nuovo governo Meiji. Persa la sua importanza militare, si trasformò in un parco pubblico negli anni ’10. Oltre mille alberi di ciliegio sono stati piantati lungo i suoi fossati, rendendolo uno dei posti migliori per ammirare la fioritura ad Hokkaidō, il cui picco avviene solitamente all’inizio di maggio. Al centro del forte sorge l’ex Ufficio del Magistrato, da dove gli ufficiali dello shogunato gestivano Hokkaidō. L’edificio originale fu demolito dopo la caduta dello shogun nel 1871, ma venne ricostruito identico e aperto al pubblico nel 2010. Per una vista a volo d’uccello sull’enorme fortezza, saliremo sul ponte di osservazione della vicina torre Goryokaku alta 107 metri. Concluderemo la giornata salendo in funivia sul monte Hakodate alto 334 m dove, tempo permettendo, in presenza di una giornata limpida, godremo di una tra le tre migliori vedute notturne del Giappone. Rientro ad Hokuto. Cena e pernottamento in hotel.

4° giorno: domenica 6 maggio
HOKUTO – MATSUMAE – LAGO TOYA 

Colazione in hotel. Intera giornata di escursione in pullman riservato al Lago Toya passando da Matsumae, un’antica città costruita attorno al castello appena ad ovest di Capo Shirakami, il punto più a sud di Hokkaidō. A soli 20 chilometri da Aomori oltre lo stretto di Tsugaru, Matsumae segnava il confine settentrionale del Giappone durante il Periodo Edo ed era l’unico feudo sull’altra frontiera della selvaggia e incontaminata Hokkaidō. La ricca città attirò mercanti dediti al commercio marittimo e fu protetta da una guarnigione presso il castello di Matsumae, l’unico in stile giapponese a Hokkaidō. Dominando dall’alto della sua posizione collinare garantì le abbondanti risorse naturali dell’isola. Verso la fine del periodo Edo, il castello fu dotato di cannoni per contrastare la minaccia delle navi straniere. Come accadde con molti altri castelli giapponesi, fu distrutto diverse volte nel corso dei secoli e l’attuale struttura a tre piani è una moderna ricostruzione degli anni Sessanta che ospita un museo di storia locale con una collezione di oggetti appartenuti al clan locale, inclusi alcuni elementi della cultura Ainu. Nei terreni circostanti sono stati piantati numerosi filari di ciliegi, oltre 10.000 alberi di più di 250 differenti varietà, che hanno permesso al parco di classificarsi tra i primi 100 posti in Giappone per ammirare la fioritura. Nel parco c’è un piccolo museo Sakura, che fornisce informazioni sugli esemplari che si possono ammirare. Per la grande varietà di alberi di ciliegio, la stagione della fioritura a Matsumae si prolunga da fine aprile a fine maggio. Visiteremo successivamente il Museo Yokozuna, dedicato a due ex lottatori di sumo locali, Chiyonoyama e Chiyonofuji. Il primo fu un fortissimo lottatore nel dopoguerra del Giappone, che rapidamente salì al rango più alto del sumo diventando yokozuna. Il suo protetto, Chiyonofuji, è diventato un potente yokozuna di successo in tempi più recenti. Pranzo libero. Si prosegue per il Lago Toya. Trasferimento al The Lake View Toya Nonokaze Resort 4*. Il momento migliore per effettuare un bagno rilassante nell’acqua calda della “onsen”, la fonte termale naturale, è prima della cena. Cena a buffet con lo spettacolo di fuochi d’artificio e pernottamento in hotel.

5° giorno: lunedì 7 maggio
LAGO TOYA – SHIZUNAI – KUSHIRO

Colazione in hotel. Intera giornata di escursione in pullman riservato a Kushiro passando da Shizunai, ovvero percorrendo la Shizunai Nijukken, la strada giapponese più famosa per gli alberi di ciliegio. Questa strada è lunga 7 Km e larga 36 m ed è fiancheggiata da circa 3.000 alberi di ciliegio, tra cui la varietà Sargent coi vivaci fiori rosa. E’ un vero spettacolo percorrere la strada quando gli alberi di ciliegio sono in piena fioritura. Pranzo libero. Si continua fino a Kushiro. Trasferimento all’ANA Crowne Plaza Hotel Kushiro 3.5*. Cena e pernottamento in hotel.

6° giorno: martedì 8 maggio
KUSHIRO – AKAN – SHIRETOKO 

Colazione in hotel. Intera giornata di escursione in pullman riservato fino a Shiretoko passando dal Lago Akan. Raggiungeremo Kushiro Marshland, dichiarato parco nazionale nel 1987 per preservare il più grande habitat umido e paludoso del paese che ospita la popolazione di gru della Manciuria (Grus japonensis), un uccello della famiglia Gruidae, nota come simbolo di fortuna e fedeltà in Asia Orientale, in diminuzione numerica ovunque eccetto che in Giappone. Le gru giapponesi (Tancho), cioè “testa rossa” sembravano estinte a causa della distruzione del loro habitat, ma nel 1926 ne vennero scoperte circa 20 nelle paludi intorno a Kushiro e con enormi sforzi di conservazione e recupero si è arrivati ai più di 1000 uccelli presenti oggi. Sono spettacolari da guardare mentre danzano, spesso in coppia, con scatti e salti che sembrano disegnati da un’abile coreografia. Si continua in direzione del bellissimo Lago Akan, all’interno di un cratere nel parco nazionale di Akan, dove si sviluppa un’alga verde pluricellulare appartenente alla famiglia delle Cladophoraceae, chiamata in giapponese Marimo, che forma grandi sfere verdi dalla superficie vellutata. Sosta ad Ainu Kotan, un piccolo villaggio dove assisteremo ad una esibizione tradizionale della popolazione Ainu.

Pranzo libero. Partiremo poi in barca da Akankohan per un’ora di navigazione sul lago che include una fermata al centro espositivo Marimo su una delle isole del lago. Riprenderemo il nostro pullman per raggiungere un altro lago vulcanico nel parco nazionale di Akan, il Mashu, particolarmente trasparente, e proprio per questa ragione considerato il lago dall’acqua più chiara del mondo. E’ considerato da molti il lago più bello del Giappone anche se è spesso coperto da una pesante nebbia. Ci fermeremo all’Osservatorio, un ponte di osservazione lungo il bordo della caldera. Si continua fino a Shiretoko. Trasferimento al Shiretoko Prince Hotel Kazenamiki 4*. Il momento migliore per effettuare un bagno rilassante nell’acqua calda della “onsen”, la fonte termale naturale, è prima della cena. Cena e pernottamento in hotel.

7° giorno: mercoledì 9 maggio
SHIRETOKO

Colazione in hotel. Intera giornata di escursione in pullman riservato al Parco Nazionale Shiretoko, situato sull’omonima penisola, nella parte orientale di Hokkaidō, uno dei parchi nazionali più belli e incontaminati del Giappone. La penisola ospita una varietà di fauna selvatica, tra cui orsi marroni, cervi e volpi. Nel 2005 Shiretoko è stato aggiunto all’elenco dei siti patrimonio mondiale per il valore insostituibile dell’ecosistema e della biodiversità della penisola. Ci imbarcheremo per una crociera in barca di 3.5 ore lungo la costa occidentale selvaggia della penisola di Shiretoko, con le sue alte scogliere e cascate, altrimenti inaccessibili. Ci sarà la possibilità di avvistare orsi marroni sulle spiagge rocciose con i loro cuccioli, cervi e volpi, delfini, balene, leoni marini e diversi tipi di uccelli marini.

Pranzo libero. L’ultima visita della giornata è ai cinque laghi di Shiretoko, un insieme di cinque laghetti formati da tempo dall’eruzione del vicino Monte Io e alimentati da sorgenti sotterranee. Sembrano le cinque impronte della mano di Dio e offrono splendidi scorci sulle montagne circostanti e la natura incontaminata di Shiretoko. Percorreremo la passerella di 800 metri in legno costruita recentemente dal parcheggio al primo lago, che consente ai visitatori di godere di una vista sul lago, sul mare di Okhotsk e sulle montagne circostanti senza danneggiare il fragile ecosistema. Rientro in hotel. Il momento migliore per effettuare un bagno rilassante nell’acqua calda della “onsen”, la fonte termale naturale, è prima della cena. Cena e pernottamento in hotel.

8° giorno: giovedì 10 maggio
SHIRETOKO – ABASHIRI – SOUNKYO

Colazione in hotel. Intera giornata di escursione in pullman riservato fino a Sounkyo passando da Abashiri. Sosta alle spettacolari cascate Oshinkoshin inserite fra le migliori 100 del Giappone, proprio accanto alla strada principale costiera da Shari a Utoro. Raggiungeremo Abashiri che si trova alla stessa latitudine di Venezia ed è la regione più meridionale dell’emisfero settentrionale dove è possibile osservare il ghiaccio marino alla deriva fra metà gennaio e metà aprile. A causa del riscaldamento globale, la quantità e lo spessore degli iceberg è diminuita notevolmente dalla fine degli anni ’80. Nel Museo Okhotsk Ryuhyo sul monte Tento di Abashiri un film ci svelerà i segreti del ghiaccio marino, mostrandoci alcuni dei piccoli animali che vivono sotto il ghiaccio. Pranzo libero.

Il museo delle popolazioni del nord dell’ Hokkaidō ci introduce alla cultura e alla vita quotidiana dei popoli che abitano le regioni settentrionali e sub-artiche del globo, tra cui gli Ainu, del Canada settentrionale, gli Inuit, i Sami e i popoli siberiani. Aperto nel 1993, il museo splendidamente realizzato ci spiegherà l’abbigliamento, il cibo, i trasporti, le abitazioni e il mondo spirituale, illustrandoci differenze e somiglianze tra i vari popoli. C’è anche un angolo sulla cultura Okhotsk. L’ultima visita della giornata è alla prigione di Abashiri, costruita nel 1890 per contenere più di mille criminali pericolosi. La prigione è diventata famosa attraverso una serie popolare sulla yakuza dal regista Ishii Teruo negli anni ’60. Dopo una grande modernizzazione della prigione di Abashiri nel 1984, i vecchi edifici sono stati trasformati nel Museo della prigione di Abashiri, che illustra la vita quotidiana dei prigionieri all’interno di una dozzina di edifici e strutture della vecchia prigione, tra cui il principale edificio della prigione con le sue cinque ali, un tribunale, un bagno e una camera di punizione. La nuova prigione è ancora in funzione ai piedi del Monte Tento. Si continua fino a Sounkyo. Trasferimento al Sounkyo Grand Hotel, un ryokan giapponese. Il momento migliore per effettuare un bagno rilassante nell’acqua calda della “onsen”, la fonte termale naturale, è prima della cena. Cena e pernottamento in hotel.

9° giorno: venerdì 11 maggio
SOUNKYO – BIEI – SAPPORO

Colazione in hotel. Intera giornata di escursione in pullman riservato fino a Sapporo passando da Biei, una piccola città circondata da un pittoresco paesaggio di dolci colline e vasti campi. La zona a nord-ovest del centro cittadino è denominata “Strada Patchwork” e quella a sud “Strada Panorama”. La prima deve il suo nome all’aspetto dei suoi campi visto dall’alto, che offre bellissimi paesaggi soprattutto durante i mesi verdi e autunnali e durante l’inverno, quando tutto è coperto sotto un profondo strato di neve. Nel corso degli anni, la bellezza della zona ha attirato l’attenzione di professionisti del marketing, e alcuni alberi sono stati utilizzati in pubblicità. Tra questi alberi famosi c’è una fila di alberi di larice sulla Mild Seven Hill (da un negozio di sigarette), un pioppo chiamato Ken e l’albero Mary (da un veicolo commerciale) e l’albero Sette Stelle (che apparve sui pacchetti di sigarette). Altri luoghi di interesse nella zona di Patchwork Road sono l’Osservatorio Hokusei Hill, una struttura a piramide che offre una bella vista sui campi di Biei e sul parco fiorito della collina Zerebu. Tra i punti più belli della Strada Panorama vi è la collina Shikisai, un ampio parco fiorito con vari campi di fiori, tra cui la lavanda. In questo periodo dell’anno i fiori non sono ancora sbocciati, ma il paesaggio merita ugualmente una visita.

Pranzo in un ristorante locale. Si prosegue per Sapporo. Arrivo all’Hotel Keio Plaza Sapporo 4* e assegnazione delle camere riservate. Sapporo che nella lingua Ainu significa “fiume importante che scorre attraverso una pianura” è la capitale di Hokkaidō e la quinta città più grande del Giappone. Sapporo è anche una delle città più importanti del paese. Nel 1857 la popolazione della città era di sole sette persone. All’inizio del periodo Meiji, quando lo sviluppo di Hokkaidō fu avviato su larga scala, Sapporo fu scelta come centro amministrativo dell’isola e ampliata seguendo il consiglio di specialisti stranieri con un sistema di strade perpendicolari in stile nordamericano. Sapporo è diventata famosa nel 1972 con i Giochi Olimpici Invernali. Oggi la città è nota per il ramen, la birra e il festival annuale della neve che si tiene a febbraio. In serata ci si reca in metro a Susukino, il più grande distretto di intrattenimenti in Giappone a nord di Tokyo, ricco di negozi, bar, ristoranti, karaoke, sale di pachinko. La Yokocho Ramen è un vicolo stretto pieno di ristorantini che servono il famoso ramen di Sapporo. Cena libera. Rientro in hotel. Pernottamento.

10° giorno: sabato 12 maggio
SAPPORO

Colazione in hotel. Intera giornata di visite nella città di Sapporo. Dopo una sosta all’antico Palazzo del Governo di Hokkaidō si visita il giardino botanico vicino al centro di Sapporo che appartiene all’Università Hokkaidō ed è principalmente utilizzato a scopo scientifico e didattico. Fondato nel 1886, il Giardino Botanico conserva una piccola parte della foresta che ricopriva in passato la pianura Ishikari. Inoltre ci sono un giardino alpino, una serra e un piccolo museo Ainu. Si passa al mercato pubblico di Nijo dove si possono acquistare prodotti locali freschi e frutti di mare come granchi, uova di salmone, ricci di mare e vari pesci freschi e preparati. Tra i negozi si trovano diversi ristoranti, tra cui un gruppo di piccoli punti di ristoro lungo la stretta Noren Yokocho, dove il piatto più popolare per l’inizio della giornata è l’uni ikura donburi, uova di mare e uova di salmone al riso. Hokkaidō è il luogo dove è nata la birra in Giappone. La birra Sapporo, una delle più antiche e famose marche del paese, viene prodotta in questa città dal 1877. Il Museo della Birra Sapporo è stato inaugurato nel 1987 in un’antica birreria del Periodo Meiji. Il museo racconta la storia della birra in Giappone e il processo di produzione.

Pranzo al ristorante Garden Grill. Dopo il pranzo ci recheremo in una delle località più popolari di Sapporo per l’hanami, la fioritura dei ciliegi, il Parco Maruyama e il Santuario di Hokkaidō. Sono uno accanto all’altro e a metà maggio attirano grandi folle per le feste di hanami a Sapporo: l’ingresso al santuario è fiancheggiato da decine di alberi e le aree del parco dispongono di ampi spazi dove stendere i tappeti per mangiare e bere con gli amici sotto i fiori. Rientro in hotel. Cena libera. Pernottamento.

11° giorno: domenica 13 maggio
SAPPORO – OSAKA 

Colazione in hotel. Trasferimento al nuovo aeroporto di Sapporo Shin-Chitose in tempo utile per il volo di linea ANA NH 774 in partenza alle ore 11:00 con arrivo all’aeroporto Itami di Osaka alle ore 12:55. Pranzo libero. Inizia il nostro tour con la visita della capitale commerciale del Giappone. Situata sulla foce del fiume Yodo, che confluisce nella baia di Osaka, la città dispone di una rete di canali che si intersecano sulle sue strade affollate e che hanno storicamente giocato un ruolo importante nella creazione della ricchezza della città. Città antica e metropoli moderna al tempo stesso, Osaka ha dato i natali al prestigioso teatro di marionette Bunraku. Il quartiere di Umeda è il punto di partenza di ogni visita a Osaka. Attorno al nodo ferroviario composto dalle stazioni delle linee JR, Hankyu e Hanshin e delle tre stazioni della metropolitana, si ergono una quantità di centri commerciali e grattacieli. Città erede di un ricco passato nel commercio tessile all’ingrosso, Umeda registra un’impressionante concentrazione di uffici, banche o alberghi. Il suo centro commerciale sotterraneo, il più grande di tutto il Giappone, forma di per sé un’intera città. Si sale sull’Umeda Sky Building che offre una vista mozzafiato sulla città con la grande ruota rossa installata nella parte superiore dell’edificio Hep Five.

Si prosegue con il Santuario Sumiyoshi Taisha, uno dei più antichi del Giappone. Costruito nel 3° secolo prima dell’introduzione del buddismo, ha uno stile architettonico unico, definito Sumiyoshi-zukuri, che è privo di influenze del continente asiatico. Ci sono solo altri due stili architettonici esclusivamente giapponesi: lo stile Shinmei-zukuri nei santuari di Ise e quello Taisha-zukuri a Izumo Taisha. Lo stile Sumiyoshi-zukuri è caratterizzato da tetti rettilinei (al contrario dei tetti curvi comunemente costruiti nei secoli successivi) decorati da due serie di pomelli forgiati (chigi) e cinque sbarre orizzontali (katsuogi). Inoltre, gli edifici costruiti in stile Sumiyoshi-zukuri hanno il loro ingresso sotto il timpano e sono circondati da una recinzione. Il Sumiyoshi Taisha è il principale e più famoso di più di duemila santuari in questo stile che si trovano in tutto il Giappone. I santuari di Sumiyoshi sono dedicati ai kami (dèi shinto) che proteggono viaggiatori, pescatori e marinai in mare e si trovano vicino ai porti. Ci sono quattro sale principali ed è interessante notare come le prime tre siano posizionate in linea retta verso ovest, mentre la quarta si trovi proprio accanto alla terza, secondo un modello tipico del periodo di Nara (710-794) che si ispira alla geomanzia cinese. All’ingresso c’è il bellissimo ponte Sorihashi, che disegna un unico arco su uno stagno. Trasferimento allo Sheraton Miyako Hotel Osaka 4*. La giornata si conclude con una piacevole passeggiata nel celebre quartiere dei divertimenti di Dotonbori che raggiungeremo in metropolitana. Inizia alla stazione di Namba, dove si dice si sia ispirato Ridley Scott per le scene di strada di Blade Runner: un arcobaleno di luci e insegne incluso il celebre uomo che corre Glico che è acceso dal 1935, un cacofonico groviglio di rumori e l’atmosfera vivace annunciano i suoi ristoranti famosi per la cucina locale takoyaki e okonomiyaki, negozi, teatri, bar, sale pachinko. Cena libera. Rientro in hotel. Pernottamento.

12° giorno: lunedì 14 maggio
OSAKA – KYOTO 

Colazione in Hotel. Partenza per un’intera giornata di visite in pullman riservato della città più affascinante del Giappone. Kyoto è stata la capitale del Giappone per più di un migliaio di anni dal 794 al 1868 ed è divenuta, nel corso di questi secoli, la culla di gran parte di ciò che il paese ha prodotto di più elaborato nel campo delle arti, della cultura, della religione o delle idee. La prima visita è a Tofukuji un grande tempio zen nel sud-est di Kyoto fondato nel 1236 per volere del potente clan Fujiwara. Il suo nome è la combinazione dei nomi dei due grandi templi di Nara, Todaiji e Kofukuji ed è storicamente uno dei principali templi della setta del Buddismo Zen Rinzai. La visita successiva è il Sanjūsangen-dō. Questo tempio fu costruito nel 1164 dal potente guerriero-politico Taira-no-Kiyomori e, dopo un rovinoso incendio, ricostruito nel 1266. E’ famoso per la sua statua in legno dalle undici facce, classificata Tesoro Nazionale del bodhisattva Kannon. Inoltre, con i suoi 118 metri di lunghezza, è l’edificio in legno più lungo del mondo. Due statue potenti e dinamiche del dio del tuono e del dio del vento sono poste ai lati della sala del tempio su piedistalli in rilievo a forma di nube. Erano adorati come divinità che controllavano pioggia e vento e portavano buoni raccolti. Queste statue sono autentici capolavori del periodo Kamakura (12°-14° secolo). Le 28 statue disposte in linea retta davanti alle 1001 più piccole sempre in legno di cipresso che riproducono Kannon sono divinità guardiane che lo proteggono. Molte di queste divinità, le cui immagini mistiche sono espresse in maniera vivida, hanno la loro origine nell’antica India. Tecnicamente queste statue sono state assemblate: braccia e teste sono stati intagliate a parte, poi unite insieme, rivestite con lacca e finite con la colorazione. 124 furono fatte nel 12° secolo mentre le rimanenti 876 risalgono al 13° secolo quando il tempio è stato rinnovato.

Pranzo in ristorante. Le visite proseguono con il Tempio buddista Kiyomizu (letteralmente “Tempio dell’Acqua Pura”) uno dei templi più celebri del Giappone. E’ stato fondato nel 780 sul sito della Cascata Otowa ai piedi della collina boscosa di Higashiyama a est di Kyoto. Il tempio è stato originariamente associato con la setta Hosso, una delle scuole più antiche del buddismo giapponese e ha poi formato una propria setta Hosso Kita nel 1965. E’ registrato come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 1994. Una caratteristica di Kiyomizu è il palco di legno che si protende dalla sua sala principale, 13 metri sopra il pendio sottostante, offrendo ai visitatori una bella vista della città di Kyoto in lontananza fra alberi di ciliegio e aceri che si accendono in un mare di colori in primavera e in autunno. Entrambi sono stati costruiti senza usare alcun chiodo e contengono una bella statua di Kannon. Dietro c’è il santuario, dedicato alla divinità dell’amore che favorisce incontri e matrimoni. Di fronte al santuario ci sono due pietre distanti 18 metri l’una dall’altra: riuscire ad andare da una all’altra con gli occhi chiusi si dice che porti fortuna nel trovare l’amore. La cascata Otowa scende alla base della sala principale di Kiyomizu e le sue acque sono divise in tre flussi separati. I visitatori utilizzano tazze dai lunghi manici con cui poter bere una delle tre acque ognuna delle quali si dice abbia un diverso beneficio: favorire la longevità, il successo, o una vita sentimentale fortunata. Ma perché funzioni se ne può bere una sola. Per entrare e uscire da Kiyomizu, avremo la possibilità di esplorare i negozi lungo la strada scendendo le scale di Sannenzaka e continuando oltre i gradini di Ninenzaka. Ci si reca quindi in uno dei più raffinati templi Zen, il Kodaiji Gesshin-in per la cerimonia del tè. Trasferimento all’ Hotel Kyoto Tokyu 4*. Ci si reca in taxi per la cena Sushi Set in una sala riservata al Ristorante “Ganko Takasegawa Nijoen” in compagnia di una maiko. Pernottamento in Hotel.

13° giorno: martedì 15 maggio
KYOTO (FESTIVAL AOI MATSURI)

Colazione in hotel. Partenza per un’intera giornata di visite in pullman riservato di Kyoto. Ci recheremo ai nostri posti prenotati per assistere al meglio al Festival Aoi Matsuri, uno dei tre più famosi di Kyoto che si svolge ogni 15 maggio (in caso di forte pioggia viene annullato). Si svolge una grande parata, in cui oltre 500 persone riccamente vestite in stile aristocratico del periodo Heian (794-1185), che prende il nome dalla capitale del tempo, Heian-kyo, l’attuale Kyōto, percorrono a piedi il tratto dal Palazzo Imperiale ai Santuari di Kamo. Aoi è la parola giapponese per indicare un fiore, la malvarosa con colori che vanno dal bianco al rosa al rosso, anche screziati. L’Aoi Matsuri iniziò nel VII secolo, anche se le sue precisi origini sono incerte. All’origine ci furono probabilmente disastri naturali che si credevano essere causati dalle divinità dei Santuari di Kamo. La storia racconta che al tempo dell’imperatore Kimmei (509-571), il ventinovesimo della dinastia, i contadini, credendo che il cattivo raccolto fosse dovuto ad un maleficio, decorarono i carri dei buoi con foglie di malvarosa nella speranza di allontanare gli spiriti ritenuti responsabili della situazione. Questa tradizione si perpetua ancora oggi e il Festival Aoi, uno dei tre più importanti di Kyoto con il Jidai Matsuri e il Gion Matsuri, conclude la successione di matsuri (festival) diversi e caratteristici che si svolgono durante i mesi di aprile e maggio a Kyoto ed è un’immersione nel Giappone antico. Aoi Matsuri si compone di due fasi: la processione e i riti al santuario. La processione è guidata dal messaggero imperiale. Il messaggero imperiale è seguito da due carri trainati da buoi, quattro mucche, trentasei cavalli e seicento persone in abiti tradizionali decorati con foglie di aoi. La processione inizia alle 10.30 dal Palazzo Imperiale di Kyoto e lentamente procede verso il santuario di Shimogamo e infine il santuario di Kamigamo. Quando arrivano a entrambi i santuari, i Saiō-Dai e il messaggero imperiale svolgono i loro riti. Il Saiō-Dai porge i suoi rispetti alle divinità e il Messaggero Imperiale intona il respiro imperiale che elogia le divinità chiedendo la loro benedizione. Il Saiō-Dai è una donna scelta dalle sorelle e dalle figlie dell’imperatore per dedicarsi al santuario di Shimogamo, mantenendo la purezza rituale e rappresentando l’imperatore al festival. Ora la Saiō-Dai è interpretata da una donna non sposata di Kyoto. Ci recheremo quindi al Castello di Nijo costruito nel 1603 come residenza ufficiale di Kyoto del primo Shogun Tokugawa, Ieyasu. Fu completato nel 1626 dal terzo Shogun Tokugawa, Iemitsu, con l’aggiunta di alcune strutture trasferite dal Castello di Fushimi (costruito nel periodo Momoyama, 1573-1614). Il Castello Nijo è uno dei migliori esempi del primo periodo Edo e della cultura Momoyama in Giappone, in quanto fa largo uso di disegni degli edifici d’epoca, dipinti, sontuose sculture che Iemitsu aveva generosamente commissionato. Nel 1867, quando Yoshinobu, 15° Shogun Tokugawa restituì la sovranità all’imperatore, il castello divenne proprietà della famiglia imperiale. Fu donato alla città di Kyoto nel 1939. E’ registrato come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 1994.

Pranzo in ristorante. Le visite proseguono con il Tempio di Kinkaku-ji, o “Padiglione d’Oro”. Quest’area era il sito di una villa chiamata Kitayama-dai di proprietà di uno statista, Saionji Kintsune. Fu poi acquistata da Ashikaga Yoshimitsu, 3° shogun del periodo Muromachi (1336-1573). Alla sua morte fu trasformata in tempio da Muso-kokushi, che ne divenne il primo abate. Il nome del tempio, Rokuon-ji derivava dal nome che Yoshimitsu aveva dato all’aldilà, Rokuon-in-den. Un meraviglioso giardino si estende davanti a questo padiglione ricoperto con foglie d’oro, replica perfetta dell’edificio originale distrutto nel 1950 e ricostruito nel 1955. E’ registrato come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 1994. Il brillante riflesso del Padiglione d’Oro nello specchio d’acqua del lago è una vista di eccezionale bellezza, che fa del Kinkaku-ji uno dei luoghi più famosi del Giappone. A questa splendida vista che rappresenta il Paradiso Buddhista, fa da sfondo il Monte Kinugasa. Il giardino grazie alla perfetta armonia di tutti questi elementi è uno splendido esempio dell’architettura dei giardini del periodo Kamakura e appartiene alla tipologia dei giardini del paradiso, creati per evocare il paradiso buddhista e formati da “paesaggi presi in prestito”: gli alberi e le montagne al di là dei confini diventano infatti parte integrante del giardino stesso, mentre le pietre formano sponde e isole rocciose. Dal punto di vista contemplativo questo giardino è classificato (per il modo in cui deve essere guardato) come “funa asobi”, ovvero appartiene a quel tipo di giardini creati intorno a un lago che andrebbero osservati da una barca.

L’ultima visita è al Ryoan-ji Temple. Lo stagno è stato realizzato alla fine del 12° secolo. Fino a pochi anni fa nello stagno si vedevano molte anatre mandarine, per cui Ryoanji era generalmente conosciuto come Oshidoridera, il tempio delle anatre mandarine. L’acqua sgorga dai due scogli a sud e sull’isolotto Bentenjima c’è una sala, in cui è ospitata l’immagine di Sarasvati. Questo semplice ma incantevole giardino rettangolare Zen misura solo venticinque metri da sud a nord ed è completamente diverso dagli splendidi giardini di corte nobili costruiti nel Medioevo. Non si vede nessun albero: nel giardino sono utilizzate solo quindici rocce e ghiaia bianca. Le pareti sono fatte di argilla bollita in olio. Col passare del tempo ha assunto un design peculiare dato dall’olio fuoriuscito. Questo famoso giardino roccioso è stato creato alla fine del periodo Muromachi (intorno al 1500), da un monaco Zen molto venerato, Tokuho Zenketsu. Il tempio Ryoanji era originariamente una casa di campagna del Clan Tokudaiji. Fu acquistato nel 1450 da Hosokawa Katsumoto per farne un tempio di formazione Zen. E’ stato distrutto da un incendio durante la Guerra Onin e fu ricostruito nel 1499. E’ registrato come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 1994. La pietra lavandino per la sala da tè, la “Tsubukai” ha un’iscrizione unica, “imparo solo per essere contento”. Chi impara solo per essere contento è spiritualmente ricco, mentre quello che non impara per essere contento è spiritualmente povero anche se è materialmente ricco. Questo concetto è importante nello spirito Zen. Il “Tsubukai” si dice sia stato donato da Mitsukuni Mito (1628-1700), un feudatario che ha scritto la grande storia del Giappone conosciuta come “Dainippon-shi”. La sala da tè Zoroku è nel tipico stile preferito da Kishuza, un maestro del tè dei primi anni del 17° secolo. Zoruku significa tartaruga, che è il simbolo di Genbu, il Dio guardiano del nord. Rientro in hotel. Cena libera. Pernottamento.

14° giorno: mercoledì 16 maggio
KYOTO – HIKONE – INUYAMA – NAGOYA

Colazione in hotel. Intera giornata di escursione in pullman riservato a Nagoya passando da Hikone e Inuyama. La prima visita è al Castello di Hikone, costruito in vent’anni e completato nel 1622 come sede del daimyo fino alla fine del periodo feudale nel 1868. Il castello è originale ed è sopravvissuto senza distruzioni e ricostruzioni. Oltre al castello, sono rimaste intatte anche la maggioranza dei fossati interni, delle pareti, delle case di guardia e delle porte. Il castello a tre piani è relativamente piccolo ma presenta un design unico che combina diversi stili di architettura ed è il motivo per cui è stato inserito nell’elenco dei tesori nazionali, la più alta denominazione per le proprietà culturali in Giappone, di cui fanno parte solo altri quattro castelli, quelli di Himeji, Matsumoto, Inuyama e Matsue. Pranzo libero. Nel pomeriggio si visita un altro dei cinque castelli inseriti fra i tesori nazionali: il Castello di Inuyama, costruito nel 1537. In totale sono dodici i castelli originali in Giappone, che sono cioè sopravvissuti intatti ai disastri naturali e alle guerre fin dalla fine dell’età feudale nel 1867. Il castello sorge in cima ad una piccola collina accanto al fiume Kiso. La struttura principale è costruita quasi interamente con legno e rocce, e il suo interno è ben conservato e mantiene un’atmosfera autentica senza aggiunte moderne. In circa un’ora di pullman raggiungeremo Nagoya dove alloggeremo all’Hotel Nagoya Tokyu 4*. Cena libera. Pernottamento.

15° giorno: giovedì 17 maggio
NAGOYA – LAGO MOTOSU – LAGO KAWAGUCHI

Colazione in Hotel. Mezza giornata di escursione in pullman riservato fino al Lago Kawaguchi passando dal Lago Motosu. Visiteremo il Fuji Shibazakura Matsuri, la festa dei fiori più importante nel suo genere ed una delle occasioni migliori e più popolari a livello per vedere gli shibazakura. Non appena termina la stagione dell’hanami è il turno dei shibazakura, i muschi rosa che rendono sublimi i paesaggi del Giappone. Lo stagno Ryujin Ike, tre chilometri a sud del lago Motosuko nella regione dei cinque laghi, con i suoi 800 000 shibazakura, nome giapponese della phlox setacea, una sorta di varietà erbacea del ciliegio, si ricopre di un suntuoso mantello di macchie di rosso, rosa, viola, e bianco in diverse tonalità con il Monte Fuji sullo sfondo nelle giornate limpide. Il festival si tiene da metà aprile a inizio giugno e il momento migliore per vedere i fiori varia di anno in anno, ma di solito cade nelle prime tre settimane di maggio. Le bancarelle del festival che vendono pentole di muschio rosa, souvenir a tema, cibo e prodotti locali completano l’esperienza. Un festival giapponese non sarebbe completo senza le specialità culinarie locali ad accompagnarlo. Potremo scoprire le ricette imperdibili della regione, spesso rivisitate per l’occasione con l’aggiunta della salsa shibazakura quali i Fujinomiya yakisoba (noodles saltati) e i Fujiyama taiyaki (dolci a forma di pesce ripieni di pasta di fagioli rossi). Pranzo libero. In circa un’ora di pullman raggiungeremo il Lago Kawaguchi dove alloggeremo all’ Hotel Regina Kawaguchiko 4*. Il momento migliore per effettuare un bagno rilassante nell’acqua calda della “onsen”, la fonte termale naturale, è prima della cena. Cena e pernottamento in hotel.

16° giorno: venerdì 18 maggio
LAGO KAWAGUCHI – TOKYO

Colazione in Hotel. Si parte per una mezza giornata di escursione in pullman riservato al Lago Kawaguchi. Ci si ferma ad Oishi Park, uno dei luoghi più belli per ammirare il Monte Fuji. Ci recheremo quindi al Museo d’arte Kubota Itchiku. Kubota Itchiku (1917-2003) è stato l’artista che ha riscoperto l’arte perduta della tintura della seta di Tsujigahana utilizzata per decorare i kimono, utilizzata durante il periodo Muromachi (1333-1573). Sono esposte alcuni dei kimono creati dall’artista, raffiguranti temi della natura, del cosmo e delle stagioni. E’ esposta anche una parte del suo capolavoro incompiuto “Sinfonia della Luce”, un enorme lavoro composto da 80 kimono che insieme formano un’immagine del Monte Fuji. Anche gli edifici ei giardini del museo sono affascinanti. Gli edifici sono fatti di corallo e calcare di Okinawa, mentre la galleria principale è una costruzione di legno massiccia. Pranzo libero. In pullman raggiungeremo l’ultima tappa del nostro tour, Tokyo. Nel pomeriggio ci si reca a Ryogoku all’arena del kokugikan per il torneo di Sumo. Trasferimento all’Hotel New Otani Tokyo The Main 5*. Cena in hotel. Pernottamento in Hotel.

17° giorno: sabato 19 maggio
TOKYO

Colazione in Hotel. Intera giornata di visita in pullman riservato della capitale. L’area metropolitana di Tokyo ospita un quarto della popolazione giapponese, 12 milioni di anime che vivono nei confini della città. La prima visita è al grattacielo del Tokyo Government Office. La successiva è al Santuario Meiji dedicato all’imperatore e all’Imperatrice Meiji, un edificio particolarmente rappresentativo dell’arte scintoista al centro di un lussureggiante parco con circa 100.000 alberi. Ci si trasferisce nel quartiere Harajuku, tra Shinjuku e Shibuya che è il centro delle culture estreme del Giappone e degli stili di moda, ma offre anche shopping per adulti e alcune attrazioni storiche. Il punto focale della cultura adolescenziale di Harajuku è la Takeshita Dori (strada di Takeshita), una strada pedonale molto popolare tra i giovani adolescenti ricca di boutique, caffè, ristoranti e piccoli negozi indipendenti noti come “negozi antenna”, perché espongono prototipi per test-marketing e individuano le tendenze. A sud di Takeshita Dori e lunga più di due volte c’è Omotesando, un ampio viale alberato, gli Champs-Elysees di Tokyo. Qui troverete negozi, caffè e ristoranti famosi per una clientela più adulta. Pranzo libero.

Dopo pranzo la visita continua nella Piazza del Palazzo Imperiale. Una volta era il Castello di Edo ed è ancora protetto dai profondi fossati scavati originariamente, mentre splendide porte e antiche torri di guardia punteggiano le mura a intervalli regolari. Il Nijubashi, un elegante ponte a due archi, conduce all’ingresso principale aperto al pubblico in alcune occasioni. Il Giardino Orientale (Higashi Gyoen) era occupato dal mastio originale. Dopo aver completato la passeggiata ci si reca nel quartiere di Asakusa per una fuga nel passato di Tokyo. Ad aprire l’accesso c’è l’imponente portale Kaminari-mon, la Porta del Dio del Tuono con la sua ampia lanterna di carta rossa che conduce nella strada principale, la Nakamise dori che conduce all’emblematico Tempio Sensoji, il più antico della città, dedicato alla divinità della misericordia Kannon. Le numerose strade isolate e strette, sono fiancheggiate da vecchie case e botteghe che vendono oggetti tradizionali, dai kimono ai pettini fatti a mano, souvenir, vestiti eccentrici, parrucche da Samurai, giocattoli, lecca lecca a forma di Hello Kitty e Doraemon. Sarà l’occasione per gli ultimi acquisti prima del rientro in Italia. Rientro in Hotel. Cena in ristorante. Pernottamento in Hotel.

18° giorno: domenica 20 maggio
TOKYO – FRANCOFORTE – VENEZIA

Partenza con il volo di linea Lufthansa / Ana NH 5853 alle ore 14:05. Arrivo a Francoforte alle ore 18:45. Ripartenza con il volo di linea Lufthansa LH 332 alle ore 21:40 e arrivo a Venezia alle 22:55. (Su richiesta il ritorno può essere effettuato su Milano o Roma). Rientro a Padova con pullman riservato.

3 Maggio 2018|

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