Cina delle tradizioni
YUNNAN, SICHUAN, GUIZHOU E LE MINORANZE ETNICHE
PER IL FESTIVAL DELLE DONNE MIAO
Un itinerario suggestivo, non turistico, per incontrare e conoscere le differenti minoranze etniche che popolano il Sud-Ovest della Cina. Un mondo tradizionale, dove i ritmi della vita sono ancora regolati dalle fasi lunari e dalle stagioni, legato alle tradizioni ancestrali e alla natura. Ogni minoranza si differenzia per i coloratissimi vestiti che indossa, la lingua, le case e la cultura. Vivono in pittoreschi villaggi con le tradizionali case in legno sperduti tra verdi colline ricoperte da vegetazione lussureggiante ed alberi in fiore, inframmezzate da risaie a terrazza e ruscelli. Vedremo da vicino i panda, nel Centro che si occupa della loro reintroduzione in natura ed ancora, il gigantesco Buddha di Leshan scavato nella roccia, incredibili grotte buddhiste del XII° secolo, un capolavoro dell’arte orientale, templi buddhisti, taoisti e lamaisti, la spettacolare Foresta di Pietra e molto altro ancora. Il Festival del Pasto delle Sorelle, principale celebrazione del calendario Miao, è un’occasione irripetibile per entrare realmente in contatto con un mondo dove il tempo sembra essersi fermato.
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Tappe
Informazioni
Quota base | € 4400 |
Supplemento singola | € 570 |
Acconto all’iscrizione: 30%
Saldo entro il 4 marzo 2017
CAMBIO APPLICATO:
1 USD = 0,90883 EURO (20/10/2016)
Eventuali adeguamenti valutari e delle tasse aeroportuali potranno essere applicati 20 giorni prima della partenza. La parte quotata in dollari corrisponde al 70% del totale.
Condizioni e polizze
La quota comprende
La quota non comprende
Documenti necessari
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di rientro del viaggio con almeno 2 pagine attigue libere. I passaporti verranno raccolti entro il 4 Marzo 2017 per le pratiche di ottenimento del visto unitamente all’apposito formulario compilato e firmato dal richiedente e n.1 fototessera recente con sfondo bianco e senza occhiali.
Itinerario dettagliato
2° giorno: giovedì 6 aprile
DOHA – CHENGDU
Coincidenza col volo QR880 delle ore 02.40. Pasti e pernottamento a bordo. Arrivo a Chengdu alle 14.55. Disbrigo delle formalità doganali, incontro con la guida e trasferimento in città. Le origini della città, capoluogo del Sichuan, risalgono all’epoca Ba-Shu (Neolitico); in seguito divenne capitale del periodo dei Tre Regni (221 d.C.) e conobbe grande fama per i suoi broccati di seta e per l’invenzione della cartamoneta stampata. L’atmosfera di Chengdu è rilassata e gli abitanti locali trascorrono molto tempo nelle sale da tè, che qui vantano una tradizione antichissima, e giocando a Mah Jong, gioco tradizionale a metà tra le carte e il domino, che risale al X secolo. Prima di raggiungere l’hotel, effettuiamo una piacevole passeggiata nella città vecchia, ovvero Wenshu Fang, il più grande degli antichi quartieri di Chengdu che è stato in parte ricostruito, ma ospita ancora alcuni edifici originali. Tra le intricate stradine acciottolate possiamo incontrare negozi di souvenir, bancarelle di street-food e i ragazzi che realizzano al momento animaletti dello zodiaco di zucchero caramellato. Tra gli edifici ancora autentici ci sono la più antica casa da tè in legno della città, il convento Aidao Tang e un portale di pietra che introduce ad un bel cortile, un angolo davvero suggestivo. Trasferimento all’Hotel Dorsett 5* e sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento in hotel.
3° giorno: venerdì 7 aprile
CHENGDU – LESHAN – DAZU
Dopo la prima colazione in hotel, partenza per Leshan ed imbarco sul battello che ci condurrà ad ammirare una delle meraviglie della Cina: il Dafo, l’enorme statua di Buddha intagliata nella parete di arenaria rossa della collina di Lingyun. Il Dafo è alto 71 mt, le orecchie misurano 7 mt, le spalle 28 mt ed il naso è lungo 5,6 mt. E’ stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Dopo la gita in barca per poterlo ammirare nella sua interezza, saliamo a piedi fino alla sommità del Buddha, per poterlo vedere da vicino. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, proseguiamo in pullman verso Dazu. Sistemazione all’Hotel Ramada Plaza 5* nelle camere riservate. Cena e pernottamento in hotel.
4° giorno: sabato 8 aprile
DAZU – CHONGQING
Dopo la prima colazione in hotel, visita delle stupefacenti Grotte di Baoding Shan, capolavoro dell’arte buddhista della fine del XII secolo, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1999. Le grotte sono ornate da circa 10.000 statue scavate nel friabile calcare di una parete alta 8 mt a forma di ferro di cavallo, detta Dafo Wan (Curva del grande Buddha) per via dell’enorme statua del Buddha Sakyamuni sdraiato, lunga 15 mt. La combinazione di tratti distintivi del confucianesimo, del taoismo e del buddhismo tantrico indiano rende le statue di Baoding Shan un esempio unico di armonica sintesi di filosofie e religioni diverse. Tra le sculture più interessanti delle Grotte, vi sono: la Ruota della Trasmigrazione (un gigantesco demone dotato di zanne regge il disco che rappresenta i possibili stati di reincarnazione); l’Inferno buddhista (Buddha e i bodhisattva osservano i peccatori ubriachi che vengono mutilati da demoni zoocefali); la statua dorata della Dea Guanyin, ornata da 1007 armi. Visiteremo poi le Grotte di Beishan dell’892 d.C.: interamente ispirate dalla filosofia buddhista, le statue scolpite nella roccia si distinguono per i tratti raffinati e sofisticati, come si nota nella scultura del bodhisattva Samantabhadra, detta “la Venere d’Oriente”. Pranzo in ristorante e trasferimento a Chongqing, la città più popolosa della Cina con i suoi oltre 30 milioni di abitanti. Sistemazione all’Hotel Glenview 5*. Cena e pernottamento.
5° giorno: domenica 9 aprile
CHONGQING – GUIYANG
Dopo la prima colazione in hotel, visitiamo il Museo della Diga delle Tre Gole sul Fiume Azzurro, che ripercorre la storia di questa grandiosa opera dell’ingegneria. Proseguiamo con il cuore della città vecchia, chiamato Ci qi kou, ovvero “città di porcellana”, le cui origini risalgono ad oltre mille anni fa. Nata come centro di scambi commerciali, oggi la città vecchia mantiene la sua anima mercantile, con le sue bancarelle di street-food e negozietti che sbucano dalle case tradizionali. Dopo il pranzo in ristorante, ci trasferiamo in aeroporto per il breve volo interno per Guiyang, capoluogo del Guizhou, la provincia che ospita il maggior numero di minoranze etniche della Cina. Sistemazione all’Hotel Regal 4*. Cena e pernottamento.
6° giorno: lunedì 10 aprile
GUIYANG – LIUZHI – GUIYANG
Dopo la prima colazione in hotel, partenza per lo sperduto villaggio di Liuzhi dove potremo incontrare e conoscere da vicino la popolazione Changjiao conosciuta col nome di “Miao Corno Lungo” per la particolarissima acconciatura che caratterizza le donne: enormi corna di bufalo portate sulla testa, attorno alle quali vengono annodati i loro lunghissimi capelli corvini. Questa popolazione, che vive in una zona collinare remota, in uno scenario naturale paradisiaco, è entrata in comunicazione con il mondo esterno solo nel 1994 e adotta ancora uno stile di vita molto tradizionale, legato all’agricoltura e ai ritmi della natura. Tradizioni ancestrali, organizzazione sociale e credenze religiose sono rimaste immutate nei secoli. L’incontro con questa popolazione è un momento davvero unico ed emozionante. Pranzo in ristorante in corso di visite. Rientro in hotel a Guiyang per la cena ed il pernottamento.
7° giorno: martedì 11 aprile
GUIYANG – JIDAO – DATANG – MATANG – KAILI
Dopo la prima colazione in hotel, partiamo alla scoperta dei piccoli villaggi Miao della zona, incastonati in un paesaggio da cartolina, caratterizzato da colline boscose, cascate, torrenti, risaie a terrazza e ciliegi in fiore. Questo popolo è originario dell’altopiano dell’Himalaya ed è emigrato nel corso degli ultimi 1000 anni nelle regioni che abita attualmente: il Sud-Ovest della Cina, il Laos, la Cambogia, il Vietnam ed il Myanmar. Le comunità Miao tendono a stabilirsi in remote aree montane e perciò ogni villaggio ha sviluppato usi e costumi peculiari: li si può identificare dagli ornamenti (ricami e gioielli d’argento) creati e indossati dalle ragazze nubili. Lungo la strada possiamo notare i Ponti del Vento e della Pioggia, ponti di legno costruiti dai Miao per ripararsi dai fortunali improvvisi durante il lavoro nei campi. Prima sosta al villaggio Jidao dei Miao dalla Lunga Gonna, con le antiche case di legno, la piazza centrale per le danze, l’antica strada centrale. Qui avremo la possibilità di incontrare una famiglia locale, visitare la loro tipica abitazione di legno a due piani e di conoscerne usi e costumi. Proseguimento per il villaggio Datang dei Miao dalla Gonna Corta, famosi per i caratteristici costumi con minigonna azzurri, neri, fuxia e arancioni indossati dalle ragazze. Nella piazza centrale del villaggio, assisteremo ad un’esibizione di danze tradizionali. Di particolare interesse sono le palafitte di legno sull’acqua dove vengono stipati i cereali. Pranzo in ristorante. Le visite continuano con Matang, villaggio tradizionale dell’etnia Gejia, che sorge in un paesaggio idilliaco caratterizzato da verdissime colline, risaie e corsi d’acqua. I Gejia, coi loro costumi coloratissimi, sono particolarmente ospitali, aperti verso i visitatori e non è raro che vi vengano incontro per offrirvi del riso o farsi fotografare con voi. Le donne sono abilissime nell’arte del Batik, a cui vengono educate sin da bambine. Arrivo a Kaili, il centro principale dell’etnia Miao. Sistemazione all’Hotel Grand Metro Park Heaven-Sent 5* e assegnazione delle camere riservate. Cena e pernottamento in hotel.
8° giorno: mercoledì 12 aprile
KAILI – SHIDONG (Festival delle Donne Miao) – ZHENYUAN
Dopo la prima colazione in hotel, visita del Museo delle minoranze etniche, che custodisce manufatti, documenti, pitture e abiti che illustrano la storia, l’arte e la cultura della tante minoranze che abitano il Guizhou e che costituiscono il 37% della popolazione. Pranzo in ristorante in corso di visite. Proseguimento per Shidong, dove assisteremo al Festival più allegro e spettacolare dell’etnia Miao: la “Festa del Pasto delle Sorelle”. Tra danze, canti gioiosi e festeggiamenti, le giovani donne nubili Miao indossano i loro costumi più colorati e finemente ricamati e si adornano di vistosi gioielli e copricapo d’argento da loro realizzati. E’ il giorno più importante della loro vita, in cui scelgono il marito. L’uomo offre un pacchetto di riso che viene restituito con due bastoncini se la ragazza accetta, con peperoncini se rifiuta. Le donne Miao danzano al ritmo dei suonatori di tamburi e di lusheng (lo strumento a fiato tradizionale dei Miao, realizzato con una zucca e una decina di canne di bambù. Proseguimento per Zhenyuan e sistemazione all’Hotel Fu Cheng 3*. Dopo la cena in hotel effettueremo una suggestiva gita in barca sul fiume Wuyang per ammirare la città illuminata dalle lanterne.
9° giorno: giovedì 13 aprile
ZHENYUAN – GUIYANG – KUNMING
Dopo la prima colazione in hotel, visita della Grotta del Drago Nero: a dispetto del nome, si tratta di un antico complesso monastico di epoca Ming, formato da numerosi templi, padiglioni, palazzi e templi riccamente ornati che si snodano lungo i fianchi del Monte Zhonghe in uno scenario naturale paradisiaco, che fa assomigliare questo monastero più ad un giardino. Visita della città vecchia di Zhenyuan, antico centro culturale dei Miao, le cui origini risalgono ai primi anni d.C. Divisa in due parti dal fiume e circondata dalle montagne, Zhenyuan è ricca di edifici antichi che raccontano la sua lunga storia, da contea dell’Imperatore Liu Bang nel 202 d.C a capitale del Guizhou nel 1956. Pranzo in ristorante. Trasferimento a Guiyang e breve volo interno per Kunming, capoluogo dello Yunnan. Il clima mite ed il gran numero di fiori le sono valsi l’appellativo di “Città dell’eterna primavera”. Sistemazione all’Hotel Kai Wah Plaza 5* nelle camere riservate. Cena e pernottamento.
10° giorno: venerdì 14 aprile
KUNMING
Dopo la prima colazione in hotel, partenza per l’escursione alla spettacolare Foresta di Pietra. Autentica meraviglia della natura, con i suoi bizzarri pinnacoli calcarei che arrivano anche a 30 metri di altezza, ricorda una foresta pietrificata ed è attraversata da sentieri panoramici, specchi d’acqua e punti di osservazione. La zona è abitata dalla minoranza Sani: abili nella danza e nel ricamo, praticano ancora culti sciamanici. Pranzo in ristorante. Trasferimento a Jin Dian e visita del Tempio d’Oro, eretto nel 1602 per volere del governatore dello Yunnan, in onore del Dio Taoista Zishi. Secondo la mitologia Taoista, Zishi viveva in un magnifico palazzo tutto d’oro ai confini dell’universo ed il tempio vuole proprio riprodurre la sua abitazione. Costruito interamente in bronzo, è il più grande tempio di questo tipo in tutta la Cina e l’unico conservatosi interamente. Immerso tra splendidi giardini fioriti e rigogliose pinete, il Tempio è preceduto da tre magnifici archi di ingresso riccamente decorati. La sala principale custodisce la spada magica del peso di 20 kg della suprema divinità Taoista Zhen Wu. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
11° giorno: sabato 15 aprile
KUNMING – JINGHONG
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in aeroporto e breve volo interno per Jinghong, capoluogo dello Xishuangbanna. In questa lussureggiante distesa tropicale di foreste vergini, piantagioni e risaie a ridosso del confine con Birmania e Laos, vivono i Dai, cugini settentrionali dei thailandesi, di cui si incontrano spesso i caratteristici templi, le pagode tondeggianti e i monaci in tuniche color zafferano. Le donne Dai indossano sarong o gonne lunghe, corpetti o giacche e raccolgono i capelli con un pettine, spesso decorandoli con fiori. Gli uomini si fanno tatuare il petto. Vivono in case di bambù e sono dediti all’agricoltura. Visita della Riserva degli elefanti Sanchache, a 50 km a nord di Jinghong, che ospita una cinquantina di elefanti selvatici. Sarà possibile ammirare da vicino e in sicurezza gli elefanti grazie a passerelle aeree e una seggiovia. Pranzo in ristorante. Proseguimento delle visite con il Tempio del Buddha Gigante di Mengle, il più importante monumento del buddhismo Theravada della regione, dedicato a Sakyamuni. Il popolo Dai è profondamente legato al Buddhismo Theravada, che ha una grande influenza nella loro economia, politica e cultura e a cui sono dedicati centinaia di poemi. All’età di 8 anni tutti i bambini Dai entrano in monastero dove vivono e studiano per almeno un anno. Il Tempio di Mengle fa parte del complesso di templi imperiali di Jingpiao e fu eretto durante la dinastia Ming (1368 – 1644) dall’Imperatore Dai in onore della sua sposa. Dal Tempio parte una scalinata bianca sulla cui sommità si erige maestosa una statua dorata gigantesca di Sakyamuni: da qui si gode di un magnifico panorama sui templi e sulla città di Jinghong. Trasferimento al Grand Hotel Empark 5* e sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento in hotel.
12° giorno domenica 16 aprile
JINGHONG
Dopo la prima colazione in hotel, partenza per la verde valle di Ganlangba dove visiteremo un tipico villaggio Dai con le caratteristiche pagode buddhiste e le case tradizionali in legno di bambù. I villaggi Dai sorgono in mezzo alla foresta tropicale nel bacino del fiume Ganlan, tra palme da cocco, manghi, alberi di jackfruit, palme di betel, spiree ed altri fiori e piante tropicali. Pranzo in ristorante. Partenza alla volta del Giardino Botanico di Menglun. A bordo di una comoda golf car esploreremo le foreste vergini dove abbondano enormi alberi di jackfruit, orchidee colorate, lillà, frangipani, zenzero, palme e bougainville tra paesaggi mozzafiato. Rientro in hotel per la cena ed il pernottamento.
13° giorno lunedì 17 aprile
JINGHONG – LIJIANG
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in aeroporto e breve volo per Lijiang, splendida cittadina tradizionale dello Yunnan, adagiata in una pittoresca vallata con meravigliose montagne sullo sfondo. Pranzo in ristorante. Iniziamo le visite della città con il Museo della Cultura Dongba, fondato nel 1984, custodisce più di 10.000 reperti della storia dei Naxi, incluso uno spettacolare arco di ingresso di marmo e antiche case scavate nella roccia. La minoranza etnica Naxi, che conta circa 278.000 persone, vive nel Sichuan e nello Yunnan ed ha in Lijiang la propria capitale spirituale. Discendenti di nomadi tibetani, i Naxi hanno vissuto fino a poco tempo fa secondo un’organizzazione matriarcale. L’influenza del matriarcato è forte in tutta la società Naxi e si rispecchia nella lingua. La loro scrittura, il Dongba, consiste di circa 1400 pittogrammi ed è l’unico sistema geroglifico ancora in uso. La religione Naxi, anch’essa detta Dongba, è politeista e unisce taoismo e lamaismo tibetano a culti animisti anteriori. Dal Museo, si accede al Parco della Sorgente di Giada, adagiato ai piedi della Collina dell’Elefante. Al centro del Parco, si sviluppa l’enorme lago di Heilongtan (che tradotto, significa “Piscina del Drago Nero”), con un’aerea di 40 ettari, popolato da uccelli acquatici e pesci e circondato da splendide piante, templi, ponti e padiglioni. L’edificio principale del Parco è il Tempio di Longshen, edificato nel 1737 e composto da un cortile con due ali ed un’ampia sala. Longshen, nella mitologia cinese, è il Dio Dragone, divinità della pioggia. Le visite proseguono con la città vecchia, dichiarata Patrimonio dell’Unesco nel 1999, un labirinto di vicoli acciottolati con case di legno, caffetterie e tradizionali botteghe artigiane e tutt’oggi popolata dalla minoranza etnica Naxi, custodi dell’antica cultura Dongba. Trasferimento all’Hotel Jin Fu 4*, situato in posizione privilegiata nel cuore del centro storico e sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento in hotel.
14° giorno: martedì 18 aprile
LIJIANG
Dopo la prima colazione in hotel, visita del Palazzo della Famiglia Mu, governatori di Lijang per oltre 470 anni durante le dinastie Ming e Qing. Il palazzo, interamente in legno, ed i giardini sono dolcemente adagiati su una collina che domina Lijiang e ricoprono un’area di 3,5 ettari. Il complesso originale era grande il doppio e si diceva che competeva per bellezza con la Città Proibita di Pechino. Dalla sommità del complesso si può godere di una magnifica vista sul palazzo e sulla città vecchia di Lijiang. A seguire, partenza per l’escursione al Monte del Drago di Giada, il cui picco massimo giunge ai 5596 metri e le cui cime sono sempre innevate. Il monte, vero paradiso naturale per la flora e la fauna, è sacro ai Naxi: narra infatti la leggenda che i giovani amanti qui sacrificassero le loro vite per sfuggire ai matrimoni combinati dalle famiglie. Salita in funivia fino a Maoniuping, dove pascolano gli yak. Qui assisteremo all’imponente spettacolo “Lijiang Impressions” diretto dal famoso regista Zhang Yimou (Lanterne Rosse; La città proibita; La foresta dei pugnali volanti; Sorgo Rosso; The Great Wall, etc.): le vette innevate fanno da sfondo naturale ad un grandioso show culturale che illustra la storia dei popoli Naxi, Yi e Bai attraverso i canti e le danze rappresentati da oltre 400 artisti appartenenti a queste minoranze. Pranzo in ristorante in corso di visite. Rientro in hotel per la cena ed il pernottamento.
15° giorno: mercoledì 19 aprile
LIJIANG – BAISHA – SHUHE – CHENGDU
Dopo la prima colazione in hotel, partiamo per la visita del Monastero Tibetano della Vetta di Giada (“Yufengsi” in lingua locale). Costruito nel 1756 durante la Dinastia Qing, rappresenta il sincretismo religioso e architettonico tra Buddhismo cinese, Buddhismo tibetano, Taoismo e religione Dongba, a testimonianza della secolare convivenza pacifica tra differenti culture ed etnie in questa regione. Proseguimento per il villaggio di Baisha, capitale del Regno dei Naxi fino all’invasione di Kublai Khan e famoso per i celebri affreschi di epoca Ming che raccontano episodi religiosi taoisti, buddhisti e tibetani. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visitiamo il villaggio di Shuhe, coi suoi pittoreschi vicoli e i canali. Trasferimento in aeroporto e breve volo per Chengdu. Trasferimento e sistemazione all’Hotel Dorsett 5*. Cena e pernottamento.
16° giorno: giovedì 20 aprile
CHENGDU
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento a 10 km a nord-est di Chengdu per la visita del Centro di Riproduzione dei Panda: istituito nel 1987, ha permesso finora la riproduzione e l’allevamento di 88 cuccioli di panda gigante con lo scopo primario di reintrodurli nel loro habitat naturale. Il centro conta circa 80 panda giganti e 30 panda minori. Pranzo in ristorante. Rientro a Chengdu per la visita del Parco del Popolo, che ospita diversi ettari di alberi, sentieri pavimentati, laghetti, prati e incantevoli giardini ornamentali. All’entrata nord del parco, incontriamo la Sala da Tè Heming, ricoperta dal glicine e riconoscibile da una grande teiera di bronzo all’ingresso; affacciata su un laghetto, le vigne che la circondano attirano moltissimi uccelli colorati. Facciamo una piacevole sosta per assaggiare una tazza di tè. Rientro in hotel e tempo libero. Camere a disposizione fino alle ore 18.00. Dopo la cena in hotel, trasferimento al Teatro Shu Feng Ya Yun per assistere ad uno spettacolo di Opera del Sichuan. Questa forma d’arte tradizionale risale al XVII secolo e si differenzia dall’Opera Pechinese per maggiore ricchezza di spirito e dinamicità. Vengono narrate leggende locali attraverso acrobazie, danze, acute melodie vocali, percussioni e strumenti a fiato. Gli attori indossano costumi variopinti ed incantano il pubblico con rapidi, quanto misteriosi, cambi di maschera. I più bravi riescono a cambiare addirittura 10 maschere in 20 secondi. L’antica tecnica sichuanese del “cambio di volto” è ancor oggi un mistero che i loro custodi si tramandano di generazione in generazione. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo Qatar Airways QR861 delle 01.30.