TOUR MYANMAR
in occasione della festa di Phaung Daw U sul lago Inle
DAL 7 AL 24 OTTOBRE
PROGRAMMA DI 18 GIORNI, 15 NOTTI
IN PENSIONE COMPLETA E CON GUIDA LOCALE PARLANTE ITALIANO
IN COMPAGNIA DEL FOTOGRAFO ORAZIO GARBO
“Ecco la vecchia Shwedagon”, disse il mio compagno.
La cupola dorata sembrava dire: “Questa è la Birmania, ed è
diversa da qualsiasi paese tu abbia visitato”
R.Kipling
1° giorno: venerdì 7 ottobre MILANO – BANGKOK – YANGON
Ritrovo dei partecipanti e partenza con pullman G. T. per l’aeroporto di Milano Malpensa in tempo utile per il volo di linea Qatar Airways QR 36 in partenza alle ore 12:20 con arrivo a Doha alle ore 19:05. Partenza per Bangkok con il volo di linea QR 612 alle ore 21:00. Pasti e pernottamento a bordo.
2° giorno: sabato 8 ottobre YANGON
Arrivo a Bangkok alle ore 07:45. Partenza con il volo PG 701 alle ore 07:55 e arrivo a Yangon alle ore 09:15. Disbrigo delle formalità doganali, ritiro dei bagagli e incontro con i nostri assistenti locali. Trasferimento al Chatrium Hotel ***** e assegnazione delle camere riservate (camera superior).
Yangon venne fondata nel 1755 ed è una delle più affascinati capitali asiatiche. Il traffico qui è contenuto rispetto alle moderne capitali asiatiche, e le strade del centro pullulano di gente multicolore: indiani, cinesi, birmani di varie etnie. Originariamente la città era un villaggio fondato dai Mon e distrutto durante la seconda guerra anglo-birmana. Yangon è risorta in questo secolo. Il centro di Yangon si snoda attorno al quartiere della Pagoda di Sule, in un grandioso stile coloniale: grandi viali da est ad ovest e strade numerate che li intersecano. Il fiume Irrawady scorre parallelo ai boulevards ed è un po’ il baricentro della città. A Yangon vivono 5 milioni di abitanti di etnie diverse che convivono pacificamente: indiani, birmani, cinesi principalmente, ed è un affascinante misto di costruzioni di diversi stili: inglese del periodo vittoriano, cinese, birmano, indiano.
Le visite cominciano con il grande Buddha reclinato (Chaukhtatgy), lungo 70 metri, custodito in un grande capannone a forma di pagoda, e poco distante dall’imponente pagoda Shwedagon, il simbolo del paese, interamente ricoperta d’oro, che si visiterà nel momento più bello, durante il tramonto. Quando, nel 486 a.C., Buddha morì, le sue reliquie furono suddivise in otto parti, per custodire le quali furono costruiti otto grandi stupa. La Shwedagon Pagoda è la più venerata perché, come dice il nome con cui spesso è citata, “La pagoda dei sacri capelli vivi” contiene otto capelli donati dal Buddha durante la sua vita terrena a un mercante in cambio di un po’ di miele. Qui, con un filo di vento il tintinnio delle campanelle d’oro e d’argento spediscono ai quattro angoli della terra meriti e preci raccolti all’ombra dello stupa ricoperto da 8.688 lastre d’oro massiccio, circa 2 tonnellate, coronato da un pinnacolo dove sono incastonati 5.448 diamanti e 2.317 rubini, zaffiri e topazi. Nel mezzo, un enorme smeraldo riceve i primi e ultimi raggi di sole. Tutto questo è montato su un hti (ombrello) di dieci metri costruito su sette supporti ricoperti d’oro, decorati con 1.065 campane d’oro e 420 d’argento. Nella pagoda, immensa e con infiniti spazi dedicati ai riti, vive, giorno e notte, una fervente umanità e non solo in preghiera. Qui si gioca, si conversa, ci si libera dei condizionamenti e tutto in un’atmosfera di grande armonia e semplicità. Nel 1920 Somerset Maugham la descriveva così: “La Shwedagon si erge superba, luccicante nel suo oro, come una improvvisa speranza nella notte scura dell’anima”. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento.
3° giorno: domenica 9 ottobre YANGON – MANDALAY – AMARAPURA – AVA – SAGAING – MANDALAY
Prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Mandalay. Sistemazione presso l’Hotel Mandalay Hill Resort*****www.mandalayhillresorthotel.com (camera superior).
L’ultima capitale del regno birmano, prima che l’occupazione britannica ne decretasse la fine mandando in esilio lo sfortunato re Thibaw, è oggi la seconda città del Paese con una popolazione che si aggira intorno al milione e una nuova ricchezza che si sta rapidamente espandendo.
Fu re Mindon, dopo aver ispezionato l’intera area insieme a monaci e astrologi di corte per trovare il luogo più favorevole alle fortune del regno, a iniziarne la costruzione nel 1857. Fondazione peraltro profetizzata da Buddha Gautama come testimonia anche una statua sulla sommità della Mandalay Hill. La città divenne presto così importante che tutti i re successivi vi fecero costruire numerosi templi ora sparsi dappertutto. Mandalay fu l’ultima capitale della Birmania prima della colonizzazione inglese. E’ considerata la culla della cultura e del buddhismo del Paese, essendo qui i più importanti monasteri e oltre il 60% dei monaci.
La giornata comincia con la visita alla pagoda Mahamuni dal grande Buddha ricoperto di foglie d’oro. Nei dintorni potremo vedere anche alcuni negozi e laboratori artigianali per la produzione di arazzi, longyi e statue in marmo. Poco fuori dalla città di Mandalay visiteremo i luoghi dove sorgevano le antiche capitali dei regni birmani. Visita di Amarapura, antica capitale sulla costa orientale del fiume Irrawaddy a pochi Km da Mandalay. Vi si visita il più grande monastero del Paese, il Mahagandhayon che ospita 1000 monaci. Sagayng dista 21 Km da Mandalay e si trova sulla riva occidentale del fiume Irrawaddy ai piedi delle sue colline costellate di templi e pagode. E’ un centro per gli studiosi del buddismo e per gli amanti della meditazione. Poco fuori dalla città si trova il tempio Kaunghmudaw Paya che è costruito con una grande cupola di forma perfettamente semisferica ed è alto 46 m. Pranzo in ristorante locale. Accanto al Mahagandhayon le acque poco profonde di un lago che durante la stagione secca si prosciuga sono attraversate da un vecchio ponte pedonale tutto in legno di tek chiamato U Bein, lungo 2 km. Ancora oggi è il ponte in teak più lungo del mondo: per la sua costruzione, che richiese due anni, fu usato il legno proveniente da residenze in disuso di Sagaing e Ava. Resiste sulle sue 1086 colonne nonostante i danni derivati da due gravi inondazioni avvenute nel 1946 e nel 1973. Cena in ristorante locale e pernottamento in Hotel.
4° giorno: lunedì 10 ottobre MANDALAY – MINGUN – MANDALAY
Visita al Mandalay Palace, l’ultima residenza dei re birmani. Seguono poi la pagoda Kuthodaw dove sono custodite le scritture con le regole buddiste incise su 730 lastre di marmo poste ognuna su un piccolo stupa e infine il monastero Shwenandaw dai bellissimi intarsi di legno. L’edificio originale, il cui nome significa “Palazzo d’Oro”, era l’appartamento privato di re Mindon. Alla sua morte avvenuta nel palazzo, il figlio Thibaw (lo sfortunato ultimo re) decise di smantellarlo per ricostruirlo ai piedi della Mandalay Hill e farne un luogo di meditazione. Il monastero, un meraviglioso esempio di arte tradizionale birmana, è anche l’unico superstite degli edifici del Palazzo Reale andati completamente distrutti durante la seconda guerra mondiale. Si conclude con un panorama su tutta la città, dalla collina di Mandalay alta 239 metri che garantisce uno spettacolo di straordinaria bellezza. Disseminati ai fianchi della stessa, piccoli templi e scalinate coperte, dove una moltitudine colorata di monaci, astrologi, venditori ambulanti pregano, mercanteggiano e divinano. Vicino alla sommità si trova una particolare statua del Buddha, unica al mondo per il suo mudra (posizione simbolica delle mani). Ritorno a Mandalay per il pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio con una piacevole gita in barca lungo il fiume Ayeyarwady si raggiunge Mingun, antica città reale a soli 11 km da Mandalay sulla sponda opposta del fiume. Bei panorami e scorci sulla vita lungo il fiume. Sul posto vi è un piccolo villaggio, un’enorme pagoda di mattoni rimasta incompiuta, Mingun Paya, simile ad una montagna, una campana in bronzo di dimensioni colossali, Mingun Bell, dal peso di 90 tonnellate, considerate la più grande del mondo, e la bianca pagoda Myatheindan, con 8 terrazze concentriche, fatta costruire nel 1816 dal Re Bagyidaw in memoria di una delle sue mogli più amate. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento.
5° giorno: martedì 11 ottobre MANDALAY – BAGAN (navigazione sul possente Irrawaddy)
Dopo colazione trasferimento al molo e imbarco su un battello privato per Bagan. La navigazione verso Bagan dura circa 8 ore e dalla magnifica visione delle colline di Sagaing costellate di bianche pagode che si tingono di varie gradazioni di rosa all’alba, attraverso scenari del maestoso fiume Irrawaddy, conduce fino a Bagan, località che con una estensione di 42 Kmq, lungo un’ansa, annovera più di 2000 templi e pagode, certamente uno dei siti archeologici più interessanti dell’Asia ed una delle meraviglie del mondo definita patrimonio culturale mondiale dall’Unesco. Pranzo sull’imbarcazione. Sdraio disponibili, giornata di relax e interessante esperienza della vita e dei traffici lungo il fiume. Arrivo a Bagan nel pomeriggio, trasferimento all’Hotel Amazing Bagan Golf Resort ****www.amazing-hotel.com. Cena in ristorante tipico. Rientro in Hotel e pernottamento.
6° giorno: mercoledì 12 ottobre BAGAN
Questa località, che ha una estensione di 42 Kmq. lungo un’ansa dell’ Irrawaddy e annovera più di 2000 templi e pagode, è certamente uno dei siti archeologici più interessanti dell’Asia, una delle meraviglie del mondo definita patrimonio culturale mondiale dall’Unesco.
Capitale dell’impero birmano per oltre due secoli, fu fondata nel 1044 da re Anawrahta, artefice dell’unificazione politica e culturale del Paese. Fu però solo dopo la conquista del regno Mon nel 1057 che Bagan raggiunse l’apice del suo splendore. Anawrahta riportò da Thaton non solo le sacre scritture Theravada, ma anche il re deposto Manuha con tutta la sua corte di architetti, artisti e artigiani. Questo diede inizio a una spinta religiosa e creativa che portò alla costruzione di migliaia di templi i cui muri interni erano per la maggior parte decorati da splendidi affreschi. Nel 1287 giunsero le orde di Mongoli che dettero alle fiamme la città; gran parte degli edifici, in legno, andarono bruciati. Ciò che non fecero i mongoli lo fece il terremoto del 1975, e dell’antico splendore oggi restano solo gli edifici in pietra. I monumenti di Bagan si possono raggruppare in due categorie: templi e pagode. I primi sono strutture nelle quali i pellegrini entrano per meditare davanti ai simulacri del Buddha, mentre le seconde sono edifici sacri costruiti per custodire le reliquie del Buddha intorno ai quali i pellegrini girano pregando (in senso orario).
La visita inizia con la pagoda Shwezigon del 1057, il cui stupa è diventato il prototipo per tutte le altre pagode in Birmania; il tempio Shwegugyi, famoso per i suoi stucchi finemente lavorati e per la stupenda vista sulla pianura e il Thatbyinnyu Pahto alto 61 m. Pranzo in ristorante in riva al fiume. Si ritorna poi nella zona archeologica, a Mincaba, per visitare il tempio in stile indiano Gubyaukgyi, costruito nel 1113, adorno internamente di affreschi raffiguranti la storia di Buddha; il particolare tempio Manuha, pagoda che secondo la leggenda venne costruita nel 1059 da Manuha, il re mon fatto prigioniero da Anawratha dopo la conquista di Thaton, per rappresentare la sua insofferenza alla reclusione (all’interno, le tre statue del Buddha seduto che guardano l’ingresso dell’edificio e quella reclinata in nirvana nel retro, schiacciate dai muri che le circondano, simboleggiano la tensione e la sofferenza sopportate da Manuha); Nanpaya. La giornata si conclude alla Mingalazedi, la pagoda da cui si può vedere a oriente tutta la distesa dei templi di Bagan. Indimenticabile il tramonto che si potrà ammirare dall’alto di una pagoda. Si vedranno i templi tingersi delle varie sfumature del sole calante, mentre nel silenzio rotto solo dallo spirare del vento attraverso le antiche pietre, sembrerà che il tempo si sia fermato e si sia trasportati in qualche dimensione magica. Rientro in hotel. Cena e pernottamento.
7° giorno: giovedì 13 ottobre BAGAN
Dopo colazione il tour inizia con la visita del colorato mercato tipico di Nyaung U. E’ uno dei mercati all’aperto più belli della Birmania e ci sarà quindi modo durante una lunga sosta di cogliere espressioni, volti e situazioni molto vivaci e pittoreschi.
Si prosegue con la Dammayazika Paya, un tempio molto originale e complesso che presenta un imponente cono dorato simile a quello della Shwezigon pagoda. Si prosegue attraversando il villaggio di Minnanthu, dove è possibile conoscere come vive la popolazione locale; visita alle Payathonzu (tre pagode) e alla Tayokpye Paya. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita ad un laboratorio di produzione delle famose lacche birmane dove è possibile assistere anche a una dimostrazione della tecnica di lavorazione. Il tour continua con la visita di altri importanti templi fra i quali Gawdawpalin e Dhammayangyi; l’Ananda Pahto, risalente al 1100, voluto dal re Kyanzittha, figlio di Anwaratha, costruito con bianche guglie a voler simboleggiare le cime innevate delle montagne himalayane, che ospita all’interno 4 statue di Buddha in piedi alte 9 metri, un magnifico esempio dell’arte Mon dalla struttura a croce greca. Nell’ora del tramonto, dall’alto della pagoda Shwesandaw si può ammirare, a 360 ° di orizzonte e in una cornice incantevole, la vasta distesa dei templi di Bagan. Cena in ristorante dove si assisterà ad uno spettacolo di marionette. Rientro in Hotel. Pernottamento.
8° giorno: venerdì 14 ottobre BAGAN – HEHO – PINDAYA – INLE LAKE
Prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Heho dove si trova l’unico aeroporto della regione Shan. Proseguimento in pullman per Pindaya. Lungo la strada si può ammirare lo stupendo panorama con le montagne che circondano l’altopiano: un mosaico con i suoi campi ben coltivati. Si attraversano alcuni villaggi di contadini e si incontrano popolazioni di etnie diverse come Pa-o, Danu e Taung-yo nei loro costumi tradizionali molto colorati. Durante il percorso sosta al “mercato dei 5 giorni”. Pranzo in ristorante locale. Visita alle famose grotte di Pindaya, sacre ai buddisti, in cui sono state messe, nel corso dei secoli, più di 9000 statue di Buddha. Il luogo è profondamente sacro e frequentato da pellegrini che provengono da ogni parte della regione. In prevalenza i Birmani seguono la dottrina del buddismo theravada o del piccolo veicolo che si rifà all’insegnamento originale del Buddha il quale invita a compiere un cammino personale di purificazione per raggiungere il Nirvana. Ricordiamo invece che la dottrina del grande veicolo o mahayana, forse più semplicisticamente, sostiene che il cammino verso la salvezza è collettivo e non dipende dall’impegno personale. Infatti alla salvezza di tutti basta l’impegno dei Bodhisatva, santi mistici e maestri impegnati totalmente nella dottrina. Pindaya è anche famosa per il suo pittoresco lago e i maestosi baniani di oltre 250 anni. Molto apprezzato è anche l’artigianato locale per la carta ricavata dalla corteccia di gelso e i famosi ombrellini parasole. Si parte per Mine Thauk sul lago Inle. Cena e pernottamento all’Inle Resort.
9° giorno: sabato 15 ottobre LAGO INLE
LA FESTA DI PHAUNG DAW U
Questo viaggio è organizzato per partecipare alle più importanti processioni sul lago Inle per la festa di Phaung Daw U. Ogni anno si celebra questa festa religiosa che ha insieme il gusto del soprannaturale, quasi incomprensibile dalla mente umana, ed il senso concreto dei fatti degli uomini.
“Youk kyar”, “youk kyar” che si pronuncia “iaut chaua” e significa “uomo, uomo!” è lo slogan scandito a gran voce dai rematori ad una gamba delle due imbarcazioni che si sfidano nel canale di fronte alla pagoda di Paung Daw U. E’ la regata che conclude la festa più importante del Lago Inle, probabilmente la più bella di tutto il Myanmar. Il pubblico accalcato lungo il percorso dentro almeno quattro file di canoe che i militari hanno spinto con difficoltà ai margini delle rive del canale, si ripara con gli ombrelli dal sole quasi a picco della tarda mattinata e urla il proprio incitamento agli oltre ottanta uomini molto eleganti con le camicie bianche e i pantaloni arancioni suddivisi in due file per ogni lunga canoa che scivola velocemente verso il traguardo.
Ogni anno nella luna di Thadingyut che cade fra la fine di settembre e la metà di ottobre si svolgono grandi cerimonie per portare nei villaggi le immagini dei cinque Buddha divenuti ormai palle d’oro, dal momento che sono state e continuano tuttora ad essere ricoperte di lamine d’oro votive. Giungono pellegrini nei loro abiti più belli da tutto il paese per partecipare a questo evento annuale; i Buddha sono trasportati su una splendida imbarcazione dorata che riproduce le forme dell’uccello mitologico “karawaik” ed è scortata da centinaia di barche colorate di tutti i villaggi. Ciascuno di essi dedica intere settimane alla preparazione dei festeggiamenti per accogliere le statue che restano per una notte in ciascuno di essi e alla fine ritornano nella pagoda principale.
Presto all’alba ci si reca sulla terrazza di un ristorante locale in posizione strategica.
Si assiste alle cerimonie finali della festa di Phaung Daw U: l’arrivo del corteo e le finali delle regate. Dopo il pranzo si visita il monastero Nga Phe Kyaung, costruito su palafitte sopra il lago detto “dei gatti che saltano” e si prosegue attraversando il canale principale fino al villaggio dei tessitori di In Paw Khone dove, con più di 200 telai manuali, si producono bellissimi tessuti in seta e cotone. Rientro al tramonto. Cena e pernottamento in Hotel.
10° giorno: domenica 16 ottobre LAGO INLE
Prima colazione. Partenza sulle motolance per una emozionante navigazione lungo il canale emissario del lago che scorre fino alle splendide colline di Indein, passando chiuse e dislivelli e schivando bufali al bagno, diretti a Nyaung Ohak, un firmamento di 1054 stupa e pagode risalenti al 1700/1800, dimenticate fra banyan e boscaglia, con statue e occhi di pietra che emergono tra le foglie, che circondano l’antica Inlay Shwe In Tain Pagoda. Questo luogo in una splendida posizione dominante, di rara bellezza, è stato reso accessibile da poco. Dopo una breve camminata di circa 15 minuti nel villaggio si arriva nella zona archeologica. Al rientro si ritorna al pontile attraversando una incredibile foresta di alti bambù. Pranzo in ristorante sul lago. Proseguimento della visita del lago, attraversando il canale principale e visita al villaggio dei tessitori di In Paw Khone dove, con più di 200 telai manuali, si producono bellissimi tessuti in seta e cotone. Rientro al tramonto. Cena e pernottamento in Hotel.
11° giorno: lunedì 17 ottobre LAGO INLE – HEHO – THANDWE – NGAPALI BEACH
In mattinata trasferimento all’aeroporto di Heho in tempo utile per il volo per Thandwe. Da qui, con il pullman privato dell’albergo, si raggiunge Ngapali Beach. Sistemazione nei caratteristici bungalow con veranda affacciati direttamente sulla spiaggia e circondati da uno stupendo giardino tropicale presso l’Amata Resort **** in camere doppie con aria condizionata, servizi privati con acqua calda, frigobar e televisione. Pranzo, cena e pernottamento in hotel.
Il Resort e Spa Amata é un esclusivo resort sulla spiaggia. Ngapali, in passato celebrata come la “Napoli dell’Oriente”, è una spiaggia non commercializzata che ha brillantemente scampato lo sfruttamento da parte dell’uomo; è un tratto di 3 Km di mare incontaminato, limpido e cristallino dalla sabbia bianca come lo zucchero e incorniciata da palme di cocco. La parola “Amata” (Ah mah tah) significa nirvana nelle antiche iscrizioni del Myanmar e porta con se la connotazione di un posto di somma pace nell’anima… quindi e’ il nome perfetto per un resort sulla spiaggia, caratterizzato dalla sua pace e calma. Il resort, che é un vero e proprio santuario della serenità, consta di 70 cabana o suite, che si stendono su un giardino di 6 acri rigoglioso di piante e alberi tropicali, e una magnifica piscina d’acqua dolce.
12° giorno: martedì 18 ottobre NGAPALI BEACH
Pensione completa in hotel. Intera giornata a disposizione per attività balneari.
13° giorno: mercoledì 19 ottobre NGAPALI BEACH
Pensione completa in hotel. Intera giornata a disposizione per attività balneari o altre escursioni facoltative.
14° giorno: giovedì 20 ottobre NGAPALI BEACH
Pensione completa in hotel. Intera giornata a disposizione per attività balneari o altre escursioni facoltative.
15° giorno: venerdì 21 ottobre NGAPALI BEACH – YANGON – KYAIKHTIYO
Prima colazione in Hotel. Partenza con il volo della mattina per Yangon con arrivo previsto alle ore 11:00. Partenza in pullman per il Golden Rock. Pranzo con cestino da viaggio. Arrivo nel pomeriggio a Kyaikhtiyo alla base del monte ritenuto sacro per il grosso masso coperto di sfoglie d’oro, situato prodigiosamente in equilibrio sul bordo di una roccia. Sulla cima del masso è adagiata una piccola pagoda dorata che contiene una reliquia del Buddha. Da qui si arriva in camion fino a metà montagna e si sale quindi a piedi fino all’albergo per circa quaranta minuti (chi vuole può noleggiare una portantina). L’hotel dista solo 5 minuti dalla Golden Rock. Visita della Roccia d’Oro al tramonto. cena e pernottamento.
N. B.: all’aeroporto di Yangon un incaricato del nostro staff locale prenderà in consegna tutte le valigie e le porterà all’Hotel di Yangon. E’ quindi necessario portarsi in uno zainetto l’occorrente per trascorrere la notte a Kyaikhtiyo.
16° giorno: sabato 22 ottobre KYAIKHTIYO – YANGON
In mattinata partenza per Yangon. Arrivo e trasferimento in albergo. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio, visita alla pagoda Sule al centro città. Terminata la nuova doratura nel dicembre 1996, la Sule Pagoda è tornata a luccicare, circondata dalla consueta galleria di negozietti che vendono di tutto, dagli oggetti sacri alle fotocopie. Visita al quartiere coloniale e al porto. Passeggiata a Chinatown: tra Mahabandoola e Anawrahta St. su Bo Ywe e nelle strade adiacenti, il classico quartiere cinese affollato di negozi stracolmi di ogni genere di articoli, di templi, ristorantini, piccoli artigiani e guaritori, massaggiatori ecc. Insomma quella speciale atmosfera che si respira in tutte le Chinatown del mondo. Cena al famoso Ristorante Karaweik Palace con spettacolo di danze e pernottamento al Chatrium Hotel.
17° giorno: domenica 23 ottobre YANGON – BANGKOK – DOHA
Mattinata a disposizione per le ultime visite e lo shopping. Pranzo in ristorante locale. Trasferimento in aeroporto per la partenza con il volo PG 704 alle ore 16:40 e arrivo a Bangkok alle ore 18:35. Partenza con il volo Qatar Airways QR 611 alle ore 20:30 e arrivo a Doha alle ore 23:05.
18° giorno: lunedì 24 ottobre DOHA – MILANO – PADOVA
Partenza con il volo QR 35 alle ore 00:50 con arrivo a Milano alle ore 06:25. Rientro a Padova con pullman G. T.
Prezzi a persona in doppia:
Gruppo di 20 persone |
Euro 2980
|
Supplemento singola base |
Euro 510 |
Le quote di partecipazione sono state calcolate sulla base del cambio 1 Euro = 1,35 USD / 1 USD = 0,73 EURO (12-2-2011). Eventuali adeguamenti valutari potranno essere applicati 20 giorni prima della partenza. La parte quotata in dollari corrisponde al 60% del totale.
Come previsto dalle nostre autorità, rammentiamo che la legge punisce i reati di natura sessuale anche se commessi all’estero. Si sottolinea infine che la dogana italiana può sanzionare chi contravvenga alle norme in materia di importazioni. In particolare si evidenzia che è consentita l’importazione di merci il cui valore d’acquisto non superi 175 euro.
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni di Partecipazione; la quota include una “Polizza di assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danni al bagaglio e contro l’annullamento” fornita da ACI GLOBAL. Le normative, i massimali assicurati e le possibili integrazioni sono riportati nel sito DOIT VIAGGI e disponibili presso la nostra sede.
Il viaggio include:
- trasferimento in Pullman Gran Turismo da Padova a Milano e viceversa;
- volo di linea Qatar Airways Milano / Doha / Bangkok / Doha / Milano, volo di linea Bangkok Airways Bangkok / Yangon / Bangkok in classe economica;
- voli interni con linea aerea privata Yangon Airways, Air Mandalay, Bagan Air;
- tasse aeroportuali in vigore ad oggi (€ 200,00);
- facchinaggi;
- sistemazione in camere doppie negli hotel indicati nel programma;
- trattamento di pensione completa;
- trasferimenti ed escursioni con guida parlante italiano, come da programma;
- ingressi ai luoghi indicati nel programma;
- accompagnatore dall’Italia DOIT VIAGGI;
- spese per l’ottenimento del visto d’ingresso;
- la polizza assicurativa ANNULLAMENTO VIAGGIO, inclusa TOP ASSISTANCE (bagaglio- sanitaria) ALA ASSICURAZIONI
- borsa da viaggio e guida (1 a coppia); documentazione di viaggio.
Il viaggio non include:
- le mance (Euro 50,00) da consegnare all’accompagnatore in loco;
- gli extra in genere di carattere personale;
- le tasse di utilizzo videocamere / macchina fotografica nelle pagode;
- le tasse d’uscita dalla Birmania pagabili in loco e soggette a variazione senza preavviso (attualmente pari a USD 10,00 per persona);
- tutto quanto non espressamente indicato nel “la quota di partecipazione comprende”;